
Il giro d'Italia di Oscar

Un ragazzo qualunque di 21 anni di Palermo, che frequenta la Facoltà di Ingegneria, con tanti interessi e una passione: la sua moto Ducati. Questo è Oscar, finché una mattina si sveglia e si accorge che c'è qualcosa di diverso: "Con la malattia mi ci sono risvegliato, non sentivo più la gamba destra, il costato, le braccia". Dopo sei mesi di indagini mediche arriva la diagnosi: sclerosi multipla. "Mi è crollato il mondo addosso, mi chiedevo perché proprio a me". È così che Oscar racconta di un anno passato a piangere ma col sostegno di due genitori stupendi che gli sono stati accanto "nella maniera giusta. Hanno saputo farmi capire da solo alcune cose". Oscar si è preso il proprio tempo. Dopo questa fase di dolore si è aperto un nuovo periodo "volevo dimostrare a me stesso e agli altri che potevo fare tutto, facendo cose anche rischiose". Poi capisce che non ha nulla da dimostrare, ma che deve semplicemente vivere. "In fondo a nessuno di noi è dato sapere quanto tempo abbiamo. E la sclerosi mi è servita a questo, a vivere il momento, a stare qui e ora". Un presente da vivere al massimo che lo porta a conseguire la laurea, a trasferirsi a Roma, a vivere mille esperienze i sella alla sua Ducati, viaggi lontani come quello nel deserto con le medicine in un minifrigo. Poi un giorno a un raduno dove è atteso Paolo Pirozzi, Ducati hero, "mi sono seduto accanto a un ragazzo e gli ho chiesto: mica sai quando arriva Pirozzi? Era proprio lui" da qui nasce un'idea: fare il giro dell'Italia in moto per portare il messaggio di non mollare mai e legarci anche una raccolta fondi. "Siamo partiti il 7 maggio ed è stato un viaggio bello, forte, a ritmi serrati e con il ciclone Poppea da fronteggiare. Paolo è eccezionale perché io non ero con il personaggio, col campione, ma con una persona che si è rivelata un fratello". Oscar ha scelto di fare della sua più grande passione, la Ducati, il mezzo anche per fare un viaggio dentro di sè "oggi ho 32 anni e mi rendo conto che la sclerosi mi ha aiutato a capire ciò che davvero conta nella vita. Ad apprezzare ciò che mi sembra poco perché magari per altri può essere molto" È così che vive Oscar, come un viaggio sulla Ducati, la sua vita: "sentirsi un po' selvaggio, col vento in faccia, partire senza meta e arrivare dove vuoi".