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Cospito, protesta degli anarchici contro il 41 bis fuori dal carcere di Perugia

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Fra. Mar.
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Presidio di solidarietà per Alfredo Cospito stamattina fuori dal carcere perugino di Capanne, al cui interno, nell'aula bunker, si è tenuta l'udienza del Tribunale del Riesame che dovrà pronunciarsi sulle misure cautelari dell'inchiesta della Procura di Perugia in cui Cospito era stato indagato in relazione a degli scritti apparsi sulla rivista clandestina Vetriolo. Una trentina gli anarchici che hanno piazzato degli striscioni sia in solidarietà di Cospito che dei brigatisti Lioce, Morandi e Mezzasalma. Imponente il servizio di sicurezza di polizia e carabinieri. 

Durante l'udienza Alfredo Cospito ha preso la parola rivendicando di non aver istigato nessuno in quanto contrario ai principi anarchici. Lo stesso Cospito, in sciopero della fame da ottobre scorso e apparso molto provato a chi lo ha visto, ha spiegato che la sua battaglia contro il 41bis è contro la repressione della libertà. In aula, accompagnati dagli avvocati, erano presenti anche gli altri indagati che hanno espresso solidarietà al detenuto.

Il tribunale del Riesame si è riservato una decisione nelle prossime ore: la Procura ha chiesto la conferma delle misure cautelari (ormai, tranne Cospito, in carcere per altri reati) gli altri sono tutti liberi, mentre la difesa ne ha chiesto la revoca. Il tribunale del Riesame si era già espresso in merito annullando le misure. Dopo il ricorso in Cassazione da parte della Procura di Perugia, i Supremi giudici avevano annullato il provvedimento del Riesame rimandando a Perugia per un'ulteriore trattazione. Quella che si è tenuta stamattina.