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Perugia, stormi di uccelli coprono il cielo. Lipu: "Rimarranno tutto febbraio"

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Anna Lia Sabelli Fioretti
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Nuvole di uccelli coprono il cielo di Perugia, All’improvviso l'azzurro si tinge di nero, si avverte chiaramente nell’aria un frullio di ali. Gli automobilisti e i passanti alzano di colpo la testa e rimangono sbigottiti di fronte allo stormo di piccoli volatile neri, quasi sicuramente storni,  che si muove ondeggiando e serpeggiando in un cielo in questi giorni. Una immagine che lascia tutti a bocca aperta. 

 


Sarà una decina di giorni che due enormi stormi di uccelli di piccola taglia (probabilmente storni) girano in tondo nella zona di Colle Umberto, Monte Tezio, Mantignana, Ellera, Chiugiana, Colle della Trinità, Corciano, una zona piena di campi e lì trovano cibo in abbondanza. Che sta succedendo? E’ inverno e fa freddo, cosa ci fanno gli uccelli da queste parti? Non dovrebbero essere migrati da tempo verso il sud? “Niente di anormale” precisano alla Lipu “gli storni vengono dall’Europa orientale a svernare proprio in Italia. Rimarranno in zona fino alla fine di febbraio”.
Nel frattempo però debbono cibarsi, e saccheggiano i campi appena seminati. Da alcuni giorni è scattato anche l’allarme piccioni di città che per nutrirsi si sono spostati in periferia proprio là dove è stato appena arato e seminato annullando il lavoro degli agricoltori costretti a rimettere in sede nuove semenze.

 


Il cambiamento climatico di questi ultimi tempi comunque sta condizionando anche gli animali abituati a spostarsi al caldo verso la fine dell’ottobre o ad andare in letargo. Quest’anno in Umbria le temperature sono state miti fino a gennaio, quindi può essere che anche il loro ciclo biologico sia saltato. Alla Lipu umbra di Castiglione del Lago confermano, ad esempio, di aver ricoverato moltissimi ricci che non sono andati in letargo per via del caldo ed hanno avuto parti tardivi.