
Assisi, omicidio Piampiano. Il gip: "Fabbri mente, stia in carcere"

Per il gip, Piercarlo Fabrotta, Piero Fabbri sostanzialmente ha mentito. Anche nel corso dell'interrogatorio quando, secondo il giudice che lo ha spedito in carcere, non ha fornito "motivazioni convincenti" sia per aver scaricato il fucile di Davide Piampiano che per non aver chiamato il 118 nei minuti successivi al ferimento del giovane con un colpo esploso dal suo fucile.
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Secondo il giudice Frabotta, Fabbri ha dimostrato la "ferma volontà di uscire indenne da ogni forma di responsabilità penale". Lo ha fatto con un "meditato intervento modificativo della scena del delitto (prima che terzi arrivassero sul posto), contestuale all’omessa chiamata dei soccorsi ed alla piena consapevolezza, immediatamente acquisita dall’indagato, dell’elevato rischio di morte del ferito".
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Dopo l'interrogatorio di garanzia e la conferma del carcere per Fabbri, il fascicolo adesso verrà trasferito a Firenze per competenza territoriale. La mamma della vittima infatti è un giudice onorario, per questo motivo dell'inchiesta si occuperanno i magistrati fiorentini.
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