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Ex Maran di Spoleto tra spostamento di servizi e nuova cessione

Chiara Fabrizi
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“Attività di back office a rischio spostamento in altre sedi Hoist, ovvero a Roma e Lecce”. Questa la preoccupazione approdata in consiglio comunale sulla ex Maran che a Spoleto occupa 150 lavoratori per i quali è stato prorogato fino al maggio prossimo l’accordo sulla riduzione dello stipendio. A portare in aula le sorti dell’azienda di recupero crediti, dalla fine del 2018 in mano al gruppo svedese Hoist, sono stati i consiglieri di opposizione del centrodestra. E lo hanno fatto con un’interpellanza che rende ancora noto il cambio al vertice avvenuto alla fine del settembre. Le trattative sulla vendita delle attività di Spoleto che si protraggono dalla scorsa estate, unitamente al cambio al vertice e alla proroga dell’accordo di quattro anni fa sulla riduzione degli stipendi, hanno spinto i cinque consiglieri a chiedere lumi al sindaco.  Ieri in aula il primo cittadino Andrea Sisti ha, prima, affermato che “Hoist vuole cedere il ramo di azienda con sede a Spoleto” e, poi, ha assicurato “massima attenzione nei confronti dei soggetti che faranno proposte vincolanti per l’acquisizione dell’azienda".

Servizio completo sul Corriere dell'Umbria di venerdì 3 febbraio