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Umbria: Spoleto, lavoratori ex Novelli ancora senza stipendio

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Si è chiusa senza il pagamento degli stipendi arretrati la prima settimana del 2023 per i lavoratori della ex Novelli, che attraverso la Rsa (rappresentanza sindacale aziendale) il 5 gennaio hanno formalizzato la richiesta di un nuovo incontro a Fattorie, nel tentativo di ottenere almeno parte delle spettanze attese, che comprendono la metà del salario di ottobre, novembre e la tredicesima. Il pagamento degli arretrati ai dipendenti di Fattorie era stato ancorato dalle curatele di Alimentitaliani e Gruppo Novelli all’accordo sul finanziamento ponte da almeno 300 mila euro che l’aggiudicatario del ramo uova, sulla carta si tratta della Tartufi e Funghi di Gianluca Fondacci, si era reso disponibile a garantire anche per procedere al pagamento dei lavoratori, che di fronte a questo impegno, mostrando ancora una volta responsabilità, sono tornati al lavoro interrompendo dopo sei giorni lo sciopero a oltranza proclamato proprio per ottenere gli stipendi arretrati. 

 


In base al cronoprogramma definito nell’ultima comunicazione ufficiale, quella inviata dalle curatele ai sindacati il 22 dicembre scorso e che ha convinto gli operai a rientrare nello stabilimento, il finanziamento ponte avrebbe già dovuto essere realtà, coi pagamenti degli stipendi che sarebbero dovuti avvenire entro il 4 gennaio. Le previsioni, però, non sono state rispettate, creando ulteriori difficoltà a famiglie che stentano a far quadrare i bilanci familiari, fatti ovviamente di mutui o affitti e bollette.

 

 

Tuttavia, secondo alcune informazioni raccolte, le trattative tra le parti per arrivare a un finanziamento ponte sarebbero proseguite pure ieri, anche se va evidenziato che ormai si è arrivati a ridosso della scadenza del 19 gennaio, cioè il termine ultimo entro il quale l’aggiudicatario è chiamato a versare il saldo prezzo dell’asta, che vale 5 milioni di euro, oltre il mezzo milione e poco più già versato a metà settembre in sede di presentazione dell’offerta. Il tempo, insomma, è quasi scaduto e anche i lavoratori, che hanno comunque chiesto un incontro a Fattorie, restano in attesa del 19 gennaio per vedere le carte del o dei soggetti imprenditoriali che hanno presentato l’offerta di acquisto del ramo uova.