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Perugia, violenza su minore: 19enne in tribunale

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La vicenda è finita in tribunale a Perugia

Francesca Marruco
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L’accusa è di violenza sessuale aggravata perché a danno di minore. Nel registro degli indagati è finito un diciannovenne residente nella provincia di Perugia che è stato denunciato perché in diverse occasioni ha abusato sessualmente di una tredicenne. Nel capo di imputazione sono elencati diversi episodi in cui il giovane, “entrato all’interno dell’abitazione della minore” si è reso responsabile di diversi avvenimenti che sono andati avanti per un paio di mesi. Finché i genitori della ragazzina non hanno capito quel che stava accadendo e hanno deciso di denunciare tutto. Il giovane quindi - assistito dall’avvocato Simone Pasqualoni - ha provato a difendersi sostenendo che con la ragazzina aveva una storia.   Ovviamente essendo una tredicenne si configura l’accusa di violenza sessuale. 

 


Dopo i dovuti accertamenti al giovane era arrivato l’avviso di conclusione delle indagini e a ruota anche l’avviso di fissazione dell’udienza preliminare. E, proprio in questa occasione, è emerso che c’era una proposta di patteggiamento accolta dal sostituto procuratore titolare del procedimento, Mario Formisano.  Come emerso in aula, dinanzi al giudice Angela Avila, le parti avevano pattuito una pena finale di due anni con pena sospesa “tenuto conto della giovane età dell’imputato e del contesto in cui i fatti si sono svolti”. Il patteggiamento, per il pm era percorribile purché il 19enne versasse 5mila euro entro la successiva udienza. La cifra sarebbe una parte delle 20 mila euro che il ragazzo dovrà versare e che non lo solleveranno da pretese della vittima in sede civile. Secondo il legale di parte civile però, la ragazzina e la mamma sono assistite dall’avvocato Gianni Dionigi, la pena non è congrua e non lo è nemmeno la cifra prospettata a livello di risarcimento. 

 


In aula, nell’udienza che si è tenuta poco prima di Natale, il 19enne ha chiesto scusa per quanto accaduto dicendo che sapeva di aver sbagliato perché era troppo più grande di lei ed era consapevole che avrebbe dovuto mettere un freno. Il 19enne ha chiesto scusa sia alla parte civile che ai suoi genitori dicendosi consapevole “dell’errore fatto” e dichiarando di avere l’intenzione di impegnarsi per risarcire il danno causato. La prossima udienza è stata fissata per il 23 marzo prossimo quando il patteggiamento potrebbe essere definitivamente sancito.