
Castel Viscardo, operaio morto sul lavoro a 36 anni. Tre avvisi di garanzia

Tre avvisi di garanzia per il tragico infortunio sul lavoro nel quale, mercoledì 28 dicembre, in località Podere Caiano, a Castel Viscardo, ha perso la vita, a 36 anni, l’operaio Carlo Clemente, dopo essere precipitato all'interno di uno scavo del metanodotto. Le indagini della Procura della Repubblica di Terni sono concentrate sul rispetto della normativa per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. E per questo motivo, come atto dovuto c'è stata “l'iscrizione nel registro degli indagati di datori di lavoro e preposti di cantiere per risalire - fa sapere il procuratore capo Alberto Liguori - ad eventuali responsabilità penali tra società appaltatrice dei lavori e società subappaltatrici, in particolare sull'eventuale mancato rispetto delle norme che prevedono la presenza obbligatoria di apposite transenne ai lati dello scavo oltre alla dotazione dei dispositivi di protezione individuale per tutti i lavoratori”.
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Oltre a polizia, vigili del fuoco e personale dell'Usl Umbria 2 addetto al controllo della normativa antinfortunistica, sul posto erano intervenuti in soccorso anche alcuni colleghi impegnati nel cantiere che avrebbero portato in superficie il corpo ancora in vita. Ai medici del 118 il compito di constatarne il decesso per trauma cranico. “La tempestività dell'intervento dei sanitari - riferisce il procuratore della Repubblica di Terni, Alberto Liguori - non è stata favorita dalla zona impervia da raggiungere con normali mezzi di soccorso”. Ieri mattina, intanto, il pm titolare delle indagini ha affidato al medico legale di turno l'incarico per l'espletamento dell'esame esterno del cadavere. Dall'esito di quest'ultimo dipenderà che tipo di direzione dare alle indagini che potrebbero ulteriormente allargarsi.
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Di fronte al ventesimo morto sul lavoro in Umbria nel 2022 il segretario generale della Camera del Lavoro di Terni, Claudio Cipolla, parla di “un sistema che non è capace di affrontare il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro e di tradurre in pratica quanto invece da tempo si afferma nelle dichiarazioni”.
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