
Otto consiglieri presentano mozione di sfiducia contro il sindaco Ruggiano

Depositata una mozione di sfiducia contro il sindaco, Antonino Ruggiano, e la giunta di Todi. Si arricchisce di un nuovo capitolo la crisi politica, finora latente ma che rischia di deflagrare, che vede la maggioranza di centrodestra tuderte perdere pezzi. A voler far cadere il sindaco, infatti, non ci sono solo i consiglieri di opposizione ma anche due ex alleati del primo cittadino: Adriano Ruspolini (presidente del consiglio comunale e vice dello stesso Ruggiano durante la scorsa legislatura) e Filippo Sordini, che ha lasciato Forza Italia per approdare prima nel gruppo misto e in Per Todi (la formazione dello stesso Ruspolini) in seconda battuta. Sul documento ci sono anche le firme di Floriano Pizzichini e Claudio Serafini (Todi Civica per Pizzichini sindaco); Umberto Magni e Catia Massetti (Partito democratico), Fabio Catterini (Civici per Todi, Catterini sindaco) e Andrea Cipriani (Sinistra per Todi).
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Una situazione che apre una spaccatura evidente nell’assemblea composta da 15 consiglieri comunali più il sindaco. Scontato infatti l’appoggio degli altri consiglieri a Ruggiano, il consiglio comunale è allo stato attuale diviso in due: otto a otto. Numeri che rischiano di portare a una paralisi nelle decisioni e che costringeranno comunque la maggioranza a presidiare ogni seduta per evitare un ribaltone durante la votazione degli atti.
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Alla base della richiesta degli otto consiglieri comunali la condotta tenuta dal sindaco e dalla giunta sulla vicenda che vede coinvolto il vicesindaco, Claudio Ranchicchio, al centro di una commissione d’indagine per delle presunte dichiarazioni mendaci legate al mancato pagamento (poi saldato) di alcune multe elevate dal Comune di Todi nei suoi confronti. Fatto che già nei giorni scorsi aveva fatto emergere tutti i malumori di Ruspolini e di Sordini.