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Il cane Sam trova una nuova casa grazie a Fuori dalle gabbie, il progetto dedicato ai detenuti

Anna Maria Minelli
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Una storia di speranza e rinascita che arriva dal carcere di Spoleto. Ė grazie al progetto Fuori dalle gabbie si sono incrociati i destini di Massimiliano Bocci, agente di polizia penitenziaria e Sam, un cane abbandonato. L’iniziativa di inclusione sociale è condotta dalla Fondazione Cave canem che collabora con amministrazione comunale e istituto penitenziario: alcune persone detenute sono state formate e hanno svolto lavori nel canile comunale, per migliorarlo sia dal punto di vista strutturale, attraverso opere di manutenzione, che per la gestione e a beneficio dei 130 cani ospitati, accompagnati in un percorso di recupero comportamentale per rendere più semplice l’adozione.

Sempre nell’ambito dello stesso progetto è stato allestito anche un rifugio presso lo stesso carcere, che ha ospitato più di 30 cani, molti poi adottati. Bocci, agente di polizia penitenziaria che, insieme ad altri colleghi, coordina le attività delle persone detenute coinvolte nel progetto Fuori dalle gabbie, ha aperto le porte di casa a Sam offrendogli così una famiglia. “Una storia di speranza e di generosità - spiegano da Cave canem - resa possibile anche grazie a Fondazione Toffee for Charity Onlus, fondazione privata che finanzia progetti sociali in molteplici campi, che ha deciso di sostenere Fuori dalle gabbie e il modello di coprogettazione promosso a Spoleto”.

Tra gli obiettivi dell’iniziativa “rendere il canile un luogo di transito e non di permanenza a vita per gli animali, aiutandoli a trovare una nuova famiglia ma anche aiutare le persone detenute a riempire di contenuti costruttivi e finalizzati alla rieducazione il tempo della pena, grazie a percorsi professionalizzanti”. “Questa collaborazione è ricca di significato per gli intenti che la muovono e per il momento in cui sta prendendo vita - dichiarano Federica Faiella, vicepresidente della Fondazione Cave canem e Pasquale Iovine Presidente Fondazione Toffee for Charity Onlus - Chiudere con un esempio di virtuosa collaborazione il 2022, anno durante il quale è stato registrato il tasso più alto di suicidi in carcere degli ultimi 10 anni. Dall’inizio dell’anno, infatti, si sono tolte la vita circa 80 persone detenute. Il modello di coprogettazione a Spoleto dimostra che può essere scritta una storia diversa, superando le carenze del sistema penitenziario italiano e dando nuova speranza alle persone detenute, aiutando al tempo stesso gli animali senza casa”.