
Umbria, slittano gli arretrati per quasi 2mila dipendenti pubblici. La Cisl: "Soldi preziosi per il caro bollette"

Pagamento degli arretrati posticipato a gennaio per quasi duemila dipendenti pubblici dell'Umbria. La denuncia è di Luca Talevi, responsabile regionale della Fp Cisl. Al Comune di Perugia, che ha attribuito la decisione a problemi di software, adesso si allineano Regione Umbria (a eccezione di coloro che lavorano in consiglio regionale) e Arpal, l’Agenzia per il lavoro. “Questi lavoratori, circa duemila in totale per una media di circa duemila euro da riscuotere - spiega Talevi - avranno gli arretrati contrattuali, relativi al triennio 2019/2021, non entro questo dicembre, come previsto dagli accordi nazionali, ma a gennaio 2023. Senza motivo. La Fp Cisl Umbria, nel ringraziare la stragrande maggioranza degli enti che ha adempiuto correttamente a quanto previsto dal Contratto nazionale, censura quanto avvenuto in importanti enti ove vi era la possibilità, a pochi giorni dal Natale, di erogare preziose risorse ai lavoratori. Risorse attese da anni e che sarebbero state molto utili in un periodo caratterizzato purtroppo dal caro bollette, un costante aumento dei prezzi e dalla erosione dei salari a causa di una inflazione a due cifre”. Non è stato possibile avere una spiegazione dagli uffici preposti della Regione. Domani, mercoledì 21 dicembre, alle 15 presso il Chocotel di Perugia la Fp Cisl Umbria affronterà la situazione insieme alle tematiche riguardanti la sanità e la contrattazione decentrata in ogni luogo di lavoro.
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