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Terni, rapina in villa. Prefetto e sindaco promettono più controlli

Maria Luce Schillaci
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Istituzioni in campo a Terni dopo la rapina in villa in via Gina Palmucci durante la quale marito e moglie sono stati aggrediti e derubati. “Un fatto gravissimo soprattutto perché una città come Terni non è abituata a gesti così cruenti. La sera stessa dell’accaduto mi sono subito attivato con le forze dell’ordine per incrementare ulteriormente le misure di controllo su tutto il territorio”. Le parole del prefetto Giovanni Bruno parlano chiaro: massima attenzione da parte di tutti per prevenire qualsiasi situazione di rischio per la sicurezza dei cittadini.

 

 

Dopo il raid di giovedì 15 dicembre il prefetto di Terni ha garantito più controlli per la sicurezza di ogni ternano. “Questo delle festività è da sempre un periodo più a rischio - afferma - e aumentano anche i furti nelle abitazioni. E’ mia intenzione ampliare ancora di più i sistemi di videosorveglianza su tutta la provincia, ho già dato mandato ai Comuni di lavorare per tale obiettivo, ma anche i privati possono fare richiesta per installare telecamere tramite le istituzioni preposte”. E proprio dai cittadini, specie residenti nelle zone più “calde”, arrivano gli sfoghi e le proteste. “Le telecamere saranno aumentate - rincara il prefetto - verranno posizionate anche all’interno dei parchi pubblici e dei giardini”.

 

 

Sulla stessa lunghezza d'onda il sindaco Leonardo Latini. “Il grave fatto di violenza - dice - è un campanello di allarme che non va assolutamente trascurato. Fondamentale è la piena sinergia che da tempo nella nostra città esiste tra le istituzioni e le forze dell’ordine che più volte hanno dimostrato una rapida capacità di reazione e di intervento”. Anche Latini assicura maggiori controlli: “A Terni fortunatamente non avvengono con frequenza simili gravi episodi di violenza, ma - aggiunge - questo non significa che non si debba prestare massima allerta e in maniera capillare e continua”. Infine il consigliere comunale dem Filipponi parla di “grande allarme sociale dopo gli ultimi episodi di violenza”.