
Terni, Sara Tommasi e gli imputati assolti dall'averla violentata: "Non condivido ma accetto la sentenza"

Non sono delusa della sentenza perché è una situazione che ormai da tempo fa parte del mio passato. Comunque, ne prendo atto e, quale cittadina italiana, la accetto, pur non condividendola".
Sara Tommasi li aveva accusati di averla drogata, stuprata e costretta a girare un porno: tutti assolti
Così Sara Tommasi commenta al Corriere la sentenza che ha assolto quattro delle cinque persone rinviate a giudizio con l'accusa di averla violentata, dopo la denuncia che la stessa show girl aveva sporto nel 2013. L'attrice ternana aveva infatti raccontato che cinque uomini l’avevano stuprata, nel 2012, in un agriturismo di Buccino, in provincia di Salerno, dove il suo manager dell’epoca - che era tra gli imputati - Federico De Vincenzo, l’avrebbe convinta a recarsi con la scusa di realizzare delle foto per un calendario. Viceversa - sempre secondo quanto messo a verbale nella denuncia - Tommasi sarebbe stata drogata e costretta a fare sesso di gruppo contro la sua volontà, davanti alla cinepresa.
Dei cinque finiti alla sbarra c'era anche il produttore del film, che era stato condannato con rito abbreviato, nel 2014, a due anni e dieci mesi, con sentenza confermata in appello.
"Il mio unico fine era uscire da quel periodo negativo (nel quale era inserito anche quell'episodio) e, fortunatamente, ci sono riuscita - commenta ancora Sara Tommasi - tant'è che non mi sono neanche costituita parte civile né farò appello. In quel periodo io non stavo bene, questo è un dato di fatto. Era palese che non fossi capace di intendere e di volere, tanto che fui sottoposta a un Tso".
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"Come detto, non condivido perché, in quel periodo, sicuramente avevo bisogno di aiuto e non di essere coinvolta in quei generi di lavori. Dopo il fatto - prosegue l’attrice - mi confrontai con la Procura della Repubblica di Salerno e denunciai la cosa. Ricordo che avevano raccolto molte prove ma, allo stesso tempo, mi resi anche conto di non essere in grado di reggere quello stress psicologico e, quindi, mi convinsi, come detto, a ritirare la denuncia. Dal bipolarismo non si guarisce mai del tutto ma si può vivere una vita normale col tempo. All'inizio però occorrono farmaci, professionisti e tanto amore! Ma assolutamente essere positivi e pensare che si può uscire da quel mondo fatto di depressione e buio".
"In quel periodo mi affidai a mia madre, che mi diede tutto il supporto di cui necessitavo. Poi lei si ammalò. Fortunatamente ho poi incontrato mio marito che, con tanta pazienza, ha raccolto i pezzi e, giorno per giorno, sta ricostruendo il puzzle”, conclude Sara.
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