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Terni, accolto il ricorso di una prof precaria per il bonus scuola da 500 euro

Antonio Mosca
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Il giudice del lavoro Luciana Nicoli ha accolto il ricorso di un’insegnante precaria ternana e le ha riconosciuto il diritto a percepire il bonus per l’aggiornamento che al momento viene corrisposto ai soli docenti di ruolo. Il giudice ha condannato il ministero dell’Istruzione al pagamento delle spese legali e della cosiddetta carta elettronica del docente ovvero il contributo di 500 euro annui per “l’acquisto di beni e servizi formativi per lo sviluppo delle competenze professionali”. Il Tribunale di Terni (nella foto) è stato il primo in Umbria a pronunciare una sentenza di questo tipo. Si conferma, dunque, la linea della Corte di Giustizia Europea: i 500 euro annuali sono da assegnare anche per l’aggiornamento dei supplenti che hanno un contratto a tempo determinato. La ricorrente, nel frattempo immessa in ruolo, è assistita dagli avvocati dell’Anief, Francesco Cerotto e Melissa Cogliandro. Alla prof andranno 1.500 euro di arretrati per gli anni scolastici 2016-2017, 2017-2018 e 2018-2019.

 

 

Nella sentenza si afferma che la disparità di trattamento operata tra personale di ruolo e precario non risponde ai principi di buona amministrazione poiché il sistema scolastico in questo modo dà solo a una parte del personale gli strumenti per ottemperare all’obbligo di formazione. Secondo Daniela Rosano, presidente regionale dell’Associazione nazionale insegnanti e formatori, “questa sentenza, come le tante già ottenute, conferma che la richiesta dei precari è più che legittima e può portare al recupero di somme importanti”. Una sentenza destinata a fare da apripista considerato che nella sola Umbria ci sono 70 ricorsi, di cui la metà già depositati. “Sono tantissimi - continua Rosano - gli insegnanti precari o che sono entrati in ruolo e non hanno mai usufruito della carta del docente che possono rivendicare i loro diritti e presentare con i legali Anief ricorso in Tribunale. Il ministero dell’Istruzione farebbe bene a riconoscere il beneficio della carta del docente anche a tutti i precari, cancellando una discriminazione in palese contrasto con il diritto comunitario”.

 

 

“Quella del Tribunale di Terni - commenta l’avvocato Francesco Cerotto - è una decisione molto importante per i docenti precari e per il territorio. Si riconosce il diritto all’aggiornamento per tutti gli insegnanti, senza distinzione e in linea con la giurisprudenza comunitaria”. Oltre ai precari, possono impugnare la mancata assegnazione del bonus annuale per l’aggiornamento professionale anche i docenti di ruolo per il recupero delle somme spettanti riferite alle supplenze svolte nel corso degli ultimi cinque anni.