
Umbria, 80 mila poveri: Regione e Fondazione anti usura rifinanziano il bonus bollette

Fondazione Umbria per la prevenzione dell’usura e Regione insieme per aiutare le famiglie in difficoltà. Ieri, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Donini, sono state presentate le nuove iniziative da mettere in piedi anche attraverso impegni economici straordinari. “Dall’analisi dell’economia dell’Umbria emergono risultati positivi, fra i migliori registrati in Italia – ha spiegato la presidente della Regione, Donatella Tesei – ma allo stesso tempo emerge una situazione di povertà relativa che interessa il 9,4% della popolazione, circa 80 mila umbri. Fin dall’inizio, le nostre politiche regionali sono state attente a creare le condizioni abilitanti per le imprese, per lo sviluppo e la creazione di posti di lavoro ma senza mai perdere di vista gli interventi per le fasce più deboli, mettendo in atto interventi a favore delle famiglie, dei giovani, delle persone con disabilità”.
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Due le gambe, dal punto di vista del sostegno economico, che compongono la rinnovata sinergia. Il prossimo anno sarà di 240 mila euro (150 mila come gli anni precedenti più altri 90 mila) il finanziamento “straordinario” che la Regione darà alla Fondazione. Oltre ai 40 mila euro che (anche per gli anni 2022 e 2024, e quindi per un totale di 120 mila euro) la Regione si impegna a concedere a “tutela del sovraindebitato” proprio grazie a una specifica convenzione. “Consapevoli delle difficoltà del momento - ha detto Tesei - abbiamo stanziato queste risorse con una visione prospettica di patrimonializzazione della Fondazione per farla diventare un vero e proprio strumento di tutela sociale”.
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E’ stato il presidente della Fondazione, Fausto Cardella, ad anticipare che sarà lui stesso a proporre al Consiglio direttivo la riproposizione della misura per il contrasto al caro bollette. “Un’esperienza che è stata fortemente positiva - ha detto - e di cui hanno beneficiato 141 famiglie su tutto il territorio regionale, con un importo assegnato che sfiora i 120 mila euro, per un importo medio a famiglia di 851 euro. Con il prestito, senza interessi, attivato ed erogato in tempi brevissimi, nel giro di due mesi, abbiamo dato una mano a famiglie monoreddito, con uno o più figli che studiano, con grande difficoltà di raggiungere la fine del mese senza aiuto, oppure i cassa integrati o le famiglie di pensionati”. Maurizio Crespigni, che per la Fondazione aveva seguito tutta la fase delle audizioni, evidenzia la grande dignità con cui le famiglie si presentavano per chiedere un sostegno. “Ma nei loro occhi - racconta - si leggeva una grande paura del futuro. Oggi una famiglia con un’entrata di 1.800 euro al mese, due figli in età scolare e un mutuo o un affitto da pagare, ad andare avanti non ce la fa più”.
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Fondazione e Regione hanno rivolto un appello a Comuni, enti e Fondazioni affinché supportino questa battaglia contro la povertà. “Bisogna fare squadra”, ha detto la presidente. Per la Fondazione anche un nuovo logo, illustrato dal suo ideatore, l’architetto Matteo Ferroni: nel cuore dell’Umbria ci sono due mani che si stringono ed è una mano che solleva l’altra