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Umbria: Assisi, Ferrari sponsorizza il restauro dell'affresco di Cimabue

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L’affresco “Madonna in trono col bambino, angeli e San Francesco” di Cimabue, noto anche come “Maestà di Assisi”, nella chiesa inferiore della Basilica di San Francesco di Assisi verrà restaurato, a 50 anni dall’ultimo intervento, grazie al contributo dell’azienda Ferrari. Il progetto conservativo, curato da un'equipe della Tecnireco diretta dal capo restauratore della Basilica di San Francesco, Sergio Fusetti, in accordo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, inizierà il prossimo gennaio e durerà circa un anno.  "L’affresco raffigurante la Vergine Maria in trono col bambino, angeli e San Francesco di Cimabue tornerà finalmente all'antico splendore grazie al contributo della Ferrari che ha deciso di prendersi cura di questo importante dipinto della storia dell’arte mondiale, – ha dichiarato il Custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni, -. L’opera ci trasmette anche il ritratto più conosciuto e probabilmente più antico e realistico di san Francesco, di quell’uomo che Tommaso da Celano descrisse come “di statura mediocre piuttosto piccola, testa regolare e rotonda, il viso un po’ ovale e proteso, fronte piana e piccola, occhi neri, di misura normale e pieni di semplicità” (FF 465). Un grazie a Ferrari che ha deciso di sostenere e valorizzare l’arte italiana di cui siamo orgogliosi custodi. Per noi frati è un onore poter curare e valorizzare, grazie al contributo di benefattori e semplici cittadini, questo inestimabile bene che è la Basilica di san Francesco e di presentarlo ai visitatori di oggi e di domani". 

 

 

Databile attorno al 1285-1290 circa, l’opera, visilbile nell'immagine dell'Archivio Fotografico del Sacro Convento di Assisi, è situata nel transetto settentrionale della chiesa inferiore della Basilica di San Francesco. "Ferrari porta in tutto il mondo il nome dell’Italia. Un Paese eccezionale, celebre per il suo patrimonio artistico millenario. Per Ferrari, che appartiene a un mondo del lusso sempre più vicino a quello dell’arte e della cultura, è importante dare un contributo per preservare un capolavoro che racconta il valore di questa unicità. E che ci tramanda l’insegnamento dell’umiltà di San Francesco - commenta Benedetto Vigna, CEO di Ferrari -. Credo molto nella responsabilità sociale d'impresa che, grazie alla collaborazione fra enti di natura pubblica e privata, può portare a risultati rilevanti. Ne sono esempi i nostri progetti nel campo dell’educazione, così come della salute o della protezione ambientale. E, con il progetto annunciato oggi con i frati del Sacro Convento di Assisi, nel campo della conservazione dei beni culturali".

 

 

"A distanza di venticinque anni dal sisma e a cinquanta dall’ultimo restauro risulta urgente una manutenzione e una revisione/aggiornamento dell’ultimo intervento - ha dichiarato il capo restauratore della Basilica di san Francesco in Assisi, Sergio Fusetti -. Questo consentirà un generale miglioramento dello stato di conservazione dell’affresco per gli anni a venire. L’intervento sarà preceduto da una attenta e approfondita indagine per immagini con le metodologie più moderne. Una volta terminata la fase diagnostica, l’intervento verterà principalmente nella rimozione dei depositi di particellato atmosferico e strati di sporco incoerenti che offuscano le cromie, e alla risoluzione dei problemi di adesione della pellicola pittorica, dei residui delle dorature nonché l’aderenza dello strato di intonaco alla muratura. Questi interventi serviranno a riportare all’antico splendore una delle opere più importanti del Cimabue".