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Perugia, violenta la sorella della moglie: condannato 52enne

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Francesca Marruco
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Quella mattina di febbraio l'incubo si era materializzato quando il nipote era uscito di casa per andare a scuola. A quel punto, secondo il suo racconto, il cognato era entrato in camera sua e nel suo letto. Lei aveva provato a difendersi ma lui le aveva dato uno schiaffo e l'aveva trascinata per i capelli fin nel suo letto. Dove era stata abusata sessualmente. Le sue urla avevano attirato l'attenzione di una vicina di casa che aveva chiamato la polizia. Era il 4 febbraio del 2019: nei giorni scorsi, il 52enne di origine marocchina, assistito dall’avvocato Pasquale Perticaro, è stato condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione con l’accusa di violenza sessuale. L’uomo è stato inoltre condannato a pagare un risarcimento di 30 mila euro. 

 


Secondo quanto riportato nel capo di imputazione, l’uomo - che fin dal primo momento ha negato l’abuso parlando di un diverbio seguito a un rapporto consenziente - l’uomo l’ha “schiaffeggiata e trascinata per i capelli in camera sua urlandole che nessuno avrebbe potuto salvarla e che avrebbe fatto di lei quello che voleva anche a costo di mandarla in ospedale”. 

 


Quando quella mattina di febbraio 2019 i poliziotti erano riusciti a entrare nell’appartamento dopo aver bussato più volte senza ricevere risposta, avevano trovato la donna che piangeva e l'uomo visibilmente alterato. Agli agenti il 52enne aveva detto che avevano avuto un diverbio dopo aver fatto sesso consensualmente ma la cognata aveva spiegato cosa era accaduto. Le stesse accuse poi, assistita dall’avvocata Sara Pasquino, la vittima le aveva ripetute in sede di incidente probatorio. E aveva spiegato che, con il lavoro precario come badante che aveva trovato appena arrivata in Italia aveva assoluto bisogno di pernottare a volte in casa della sorella, del nipote e del cognato. Lo stesso che quella mattina, adesso anche secondo il primo Collegio del tribunale penale di Perugia, presieduto dal giudice, Carla Maria Giangamboni, l’ha picchiata e violentata.