
Umbria, ecco le scuole migliori. Ad Assisi lo Scientifico al top

E’ il liceo scientifico Principe di Napoli di Assisi la scuola che in Umbria ottiene il punteggio più alto (80,49) in quanto a preparazione nel percorso universitario. Per quanto riguarda l’indice di occupazione, il punteggio più alto va al Professionale per l’Industria e l’artigianato di Giano dell’Umbria (80). E’ online la nuova edizione di Eduscopio della Fondazione Agnelli con i dati aggiornati delle scuole secondarie di secondo grado (istituti superiori) che meglio preparano agli studi universitari o al lavoro dopo il diploma.
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L’indagine misura media dei voti e numero di esami sostenuti dai diplomati al primo anno di università e, nel caso degli itis e dei professionali, considera l’indice di occupazione dei ragazzi a due anni dalla maturità. La classifica che ne emerge ha dei limiti legati alla ricerca, che può essere fatta solo per un raggio di 30 chilometri rischiando di non riuscire a mettere a confronto tutti gli istituti della regione e limiti legati al fatto che non tutte le scuole hanno partecipato allo studio. In base all’indice Fga (indicatore che tiene conto sia della bravura media che della rapidità degli studenti nel superare gli esami), il migliore liceo classico dell’Umbria è il Mariotti di Perugia (75,91), seguito dal liceo Plinio il Giovane di Città di Castello (73,58) e dallo Jacopone da Todi di Todi (72,95). Sul podio relativo al liceo scientifico c’è il Principe di Napoli di Assisi (la scuola che, come detto, raccoglie il punteggio più alto della regione), seguito dal Sansi-Leonardi-Volta di Spoleto (80,49) e dall’Alessi di Perugia (79,25). Podio a Spoleto per il liceo di Scienze umane: il Sansi-Leonardi-Volta è in cima alla hit (59,3), seguito dal Gualtieri di Orvieto (57,92) e dal Mazzatinti di Gubbio (57,1). Per il Liceo linguistico, è al primo posto lo Jacopone da Todi di Todi (68,76), seguito dal Pieralli di Perugia (62,1) e dal Donatelli di Terni (61,21). La comparazione relativa al percorso universitario è possibile anche per gli Istituti tecnici. Il Polo Bonghi di Assisi (59,36) è primo nell’ambito tecnico-economico, seguito dal Franchetti-Salviani di Città di Castello (59,13) e dall’Is Amelia-Narni (57,6). Per quanto riguarda l’Istituto tecnico-tecnologico, in cima alla classifica c’è il Gandhi di Narni (61,73), seguito dal Franchetti Salviani di Città di Castello (56,63) e il Bruno di Perugia (56,56).
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Interessante anche la classifica stilata in base all’indice di occupazione calcolato in base alla percentuale di coloro che trovano lavoro nel giro di breve tempo. Per quanto riguarda l’Istituto tecnico economico, sul podio troviamo il Maitani di Orvieto (78,78), il Franchetti-Salviani di Città di Castello (75), il Cassata-Gattapone di Gubbio (55,75). Per il Tecnico-tecnologico, le migliori opportunità arrivano dal Rosselli-Rasetti di Castiglione del Lago (68,24), seguito dal Franchetti-Salviani di Città di Castello (64,08) e dal Da Vinci di Umbertide (61,23). Nel professionale per i servizi sono in testa il Marchino di Fabro (72,72), il Patrizi di Città di Castello (67,64) e il Salvatorelli Moneta di Marsciano (65,21) mentre per l’Industria e l’artigianato, sul podio troviamo l’Omnicomprensivo di Giano dell’Umbria, il Ciuffelli-Einaudi di Todi (79,41) e l’Is di Orvieto (71,42). Il portale offre anche la possibilità di vedere quali istituti permettono di trovare il lavoro che maggiormente segue il percorso di studi intrapreso. L’indagine evidenzia anche come il Covid abbia avuto forti ripercussioni sui percorsi dei diplomati che hanno scelto di non continuare l’Università ma di trovare un lavoro: a livello aggregato, il tasso di occupazione calcolato da Eduscopio per i diplomati del 2019 che hanno cercato l’impiego in piena pandemia risulta dell’11% più basso rispetto ai diplomati del 2017.
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