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Città di Castello, Campriani si fa male e abbandona la traversata dell'Oceano

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Era arrivato a metà viaggio, ma una fortissima contusione alla schiena provocata da una caduta causata da una onda e alcuni danni alla barca, hanno costretto Alessio Campriani, 54 anni, skipper e fuoriclasse di Città di Castello, ad arrendersi. Sfortuna. Solo tanta sfortuna. Il viaggio verso i Caraibi, partendo dal Portogallo a bordo della barca a vela più piccola del mondo (uno scafo lungo malapena 5 metri di lunghezza e poco più di due di larghezza carrellabile), si è fermato a Arrecife, alle Canarie. Lo hanno annunciato i membri dello staff dello stesso skipper tifernate.

 

 

''Dopo aver portato a termine con successo e grande soddisfazione la prima tappa della sua impresa – si trova scritto nella pagina del circolo Velico Centro Italia - Alessio sta ripartendo da Lanzarote diretto a Las Palmas per poi proseguire verso Lisbona e infine Faro, dove inizierà il lungo viaggio in macchina che lo porterà a Città di Castello”. Addio traversata dell’oceano. Per ora. ''In questi nove giorni di navigazione avventurosa e con poco vento sì è trovato a dover affrontare diversi problemi tecnici e fisici: un’improvvisa avaria del pilota automatico gli ha causato una caduta procurandogli una forte contusione alla schiena – hanno evidenziato ancora - Nell’avvicinarsi al porto di Arrecife, inoltre, l’imbarcazione ha urtato uno scoglio a causa di un’incomprensione con il personale portuale''. Una dichiarazione che però, non fa trapelare malcontento, ma solo tanta, tantissima sfortuna per il velista dei record. 

 

 

''Al suo arrivo Alessio dovrà sottoporsi ad alcuni controlli medici che tuttavia non gli impediranno di festeggiare questa esperienza meravigliosa e di preparare la prossima partenza verso la seconda tappa, Guadalupa'' hanno evidenziato. E così significa, che il record di percorrere oltre 6 mila chilometri in solitaria tra le onde dell'oceano con la barca a vela più piccola al mondo è, per ora, solo rimandato.