Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Perugia, muore in ospedale dopo la broncoscopia: indagati quattro medici

Esplora:

Fra. Mar.
  • a
  • a
  • a

Verrà conferito giovedì mattina alla dottoressa Donatella Fedeli di Bologna l’incarico per eseguire l’autopsia sul corpo del 73enne deceduto venerdì scorso al Santa Maria della Misericordia dopo essere stato sottoposto a broncoscopia mentre era ricoverato in day hospital. Lo ha specificato ieri in una nota il Procuratore capo di Perugia, Raffaele Cantone. Il sostituto procuratore di turno, Giampaolo Mocetti, in vista dell’esame autoptico, ha iscritto nel registro degli indagati, come atto dovuto per dare loro la possibilità di nominare consulenti di parte, quattro operatori sanitari che hanno avuto in cura l’anziano. 

 

 


Secondo quanto emerge, nella giornata di venerdì il 73enne era stato ricoverato in day hospital per essere sottoposto a broncoscopia. E, come programmato, l’uomo - affetto da neoplasia - è stato sottoposto all’esame istologico. Dopo qualche ora il paziente è stato trasportato in un altro reparto dove invece era in programma una radiografia. E’ stato a quel punto che il 73enne è stato colto da malore. La presenza sul posto di un rianimatore ha permesso un intervento immediato ma, purtroppo, per il paziente non c’è stato nulla da fare. 
I familiari dell’anziano hanno immediatamente sporto denuncia alla polizia chiedendo di capire se il decesso del loro parente sia dovuto a qualche errore medico. Al momento le cause sono tutte da chiarire e l’esame autoptico sarà quanto mai dirimente. 

 

 


Al consulente tecnico, la Procura chiede quindi in particolare di “accertare se il decesso sia in rapporto causale con l’operato dei medici che lo hanno avuto in cura, in particolare stabilire se abbiano agito con imperizia, imprudenza ovvero negligenza nella fase diagnostica e terapeutica e descrivere in caso positivo il tipo di responsabilità dei singoli professionisti e se una diversa condotta avrebbe, con alto grado di credibilità razionale e probabilità logica, evitato il decesso.Inoltre in caso di evento mortale verificatosi a causa di imperizia degli esercenti la professione sanitaria verificare se abbiano rispettato le raccomandazioni previste dalle linee guida”. Gli indagati sono difesi tra gli altri, dagli avvocati, Delfo Berretti e Claudio Cimato.