
Umbria, appalti truccati in sanità. L'imprenditore escluso dalla gara: "Vado via, qui c'è una cupola"

“Io vado via dall’Umbria, c’è una cupola che decide tutto” diceva un imprenditore intercettato mentre parlava in ospedale con un ex dirigente del Santa Maria della Misericordia di una gara che secondo quanto ricostruito dalla Procura di Perugia alla guida di Raffaele Cantone sarebbe stata manomessa. In particolare, sta scritto nel capo di imputazione, Rosa Maria Franconi (già coinvolta in concorsopoli, ndr) Paola Panzarola e Claudio Zucchetti, rispettivamente presidente e componenti di una commissione per la gara ristretta per la fornitura chiavi in mano di due mammografi da destinare a senologia indetta dall’Azienda ospedaliera di Perugia, avrebbero “alterato l’esito della procedura e turbato lo svolgimento con mezzi fraudolenti consistiti nell’acquisire informazioni dettagliate in merito al prezzo che ciascuna azienda partecipante avrebbe presentato prima dell’apertura delle buste relative all’offerta economica e di stabilire il punteggio per l’offerta tecnica e qualitativa” e “nel parametrare la valutazione del punteggio di qualità in modo da neutralizzare offerte economiche vantaggiose e da garantire in tal modo l’aggiudicazione della gara alla società TechnoLogic”.
Appalti in sanità, avviso di conclusione di indagine a 20 persone per corruzione, turbativa d'asta e falso
Nell’intercettazione ambientale, finita agli atti dell’inchiesta ci sono la dottoressa Franconi che parla con una donna - secondo i finanzieri si riferiscono proprio alla gara per la fornitura di mammografi - e dicono: “E se gli levamo mezzo punto?”. “Voi dovete levarlo dove è giustificabile”. I finanzieri che già a quell’epoca - il 3 maggio 2018 - avevano iniziato a intercettare varie utenze e avevano piazzato già qualche cimice nelle stanze dei bottoni dell’Azienda ospedaliera, annotano: “Viene detto che i punteggi sono stati ritoccati”. Ai tre viene contestata l’accusa in concorso di turbativa d’asta.
Umbria, appalti truccati in sanità: tutti i nomi degli indagati e le accuse
Insieme a loro l’avviso di conclusione indagini in cui - a vario titolo i pm titolari dell'inchiesta Mario Formisano e Paolo Abbritti contestate le accuse di corruzione e falso - è stato recapitato a Reno Vitali, Emilio Duca, Serenza Zenzeri, Roberto Bacchetta, Carlo Nicastro, Patrizia Valentinucci, Lucio Scarponi, Silvano Mei, Cristian Calvi, Massimiliano Aniello De Marco, Fabio Luppino, Diamante Pacchiarini, Fabio MAdonnini, Tullio Coccoli, Susanna Sodo e Michele Duranti. I venti indagati sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Francesco Falcinelli, Luciano Ghirga, Giancarlo Viti, Luca Gentili, Claudio Lombardi, Cristian Brutti, Leonardo Gabrielli, Marco Nicastro, Simone Manna e Daniela Bacchetta. Adesso hanno venti giorni di tempo per chiedere di poter essere sentiti dagli inquirenti.
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