
Umbria, sarà un caro Natale: il pranzo delle feste diventa salato

In Umbria, secondo i dati forniti dall’Unione nazionale consumatori, accendere l’albero di Natale, a causa dei super costi dell’energia, costerà il 62% in più (57% media italiana) rispetto al 2021 e nel preparare i cenoni delle feste bisognerà mettere in conto una spesa maggiorata del 15,5% (13,8% media italiana) per gli alimenti, del 13,2% per le bevande analcoliche (11,1% Italia) e del 7,9% (6,3%) per quelle alcoliche.
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Andiamo nel dettaglio. Per il tradizionale antipasto di crostini si spenderà di più a cominciare dal pane rincarato del 22,7%; mentre il burro è nella top ten dei rincari a +42,8%, al secondo posto dopo l’olio (diverso da quello d’oliva) che supera un aumento del 55%.
Il parmigiano reggiano per insaporire i cappelletti va verso un aumento del 20%. Carne, pesci e salumi preoccupano meno: ci si attende un +4%.
Nella top ten, comunque, dell’Unione consumatori c’è il cappone (pollame), utile per preparare il brodo tradizionale: si prevede un aumento del 17,9%: mentre le uova del 19%. I legumi - le lenticchie immancabili nel pranzo delle feste umbro - possono arrivare a +38%.
Anche i dolci sono salati. Confesercenti ha già stimato in questo caso un aumento dal 25 al 40% per panettoni, pandori e torroni. Proprio per il rialzo dei costi delle materie prime, come già detto farine, olio e burro.“I fornai e gli artigiani non hanno alternative, sono costretti a far fronte per primi agli aumenti legati alla produzione”, spiegano da Confesercenti nazionale. Pure il brindisi è più caro: lo spumante segna aumenti fra il 15 e il 20%.
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Non va meglio neppure se si sceglie di andare al ristorante. I rincari nei servizi ristorazione rilevati sempre da Unione consumatori su base annua per l’Umbria prevedono un aumento dei prezzi nel menu intorno al 7%, ci si avvicina all’8% nella provincia di Perugia, rispetto a una media nazionale del del 6,5%.
Anche sul fronte regali la situazione preoccupa. A cominciare dalla carta che ha subito un alzamento dei prezzi del 20%. Il Codacons prevede un +5% generale speso per comprare i regali e gli addobbi. Mentre chi trascorrerà le feste natalizie in viaggio deve prepararsi a spendere, in media, il 7% in più. La stretta sulle vacanze è, infine, dettata soprattutto dall’aumento del costo dei voli: 40% per quelli nazionale e fino al 113,2% per gli internazionali.
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