
Case popolari, in Umbria assistite oltre 400 famiglie per morosità incolpevole

Aiuti alle famiglie per morosità incolpevole nelle case popolari umbre: casi più che decuplicati nel giro di due anni. Si va dalle 40 famiglie assistite in media ogni 12 mesi prima del 2020 alle oltre 400 rilevate con l’ultimo bando di aiuti nel 2022. Bando che risale all’ottobre 2021 ed è stato prorogato fino allo scorso marzo.
Il dato è confermato dal presidente Ater - Agenzia territoriale di edilizia residenziale - Emiliano Napoletti. “Più di 400 nuclei familiari - ha detto Napoletti al Corriere dell’Umbria - hanno potuto giovare, attraverso un bando Ater, del fondo per morosità incolpevole finanziato da Regione Umbria per alleviare gli oneri dei soggetti particolarmente fragili nel grave contesto attuale”.
Il riferimento è all’avviso per l’individuazione dei nuclei familiari assegnatari di alloggi di Ers (edilizia residenziale sociale) morosi incolpevoli, beneficiari dell’intervento previsto dalla delibera di giunta 906 del 29 settembre 2021 della Regione Umbria.
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L’atto prevede un contributo massimo di 5mila euro a famiglia per abbattere questo fenomeno, che colpisce i nuclei intestatari di case popolari che non riescono più a pagare il canone di affitto per motivi di vario tipo: perdita del reddito per licenziamento o mancato rinnovo dei contratti dei percettori, riduzione dello stipendio per l’entrata in vigore di ammortizzatori sociali, uscita dal nucleo dell’unico percettore di reddito (morte, separazione), cessazione di contributi pubblici, ampliamento del nucleo con soggetti non destinatari di reddito, vedi la nascita di più figli. L’assessore regionale con delega al settore, Enrico Melasecche, la scorsa estate aveva fatto sapere che sarebbero stati assegnati ulteriori contributi destinati ai nuclei familiari morosi incolpevoli. Un importo molto più alto rispetto alla somma, circa 135mila euro, stanziata mediamente a questo scopo nel triennio 2019-2021. Nel bilancio Ater sono indicati 1,2 milioni.
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“Da una media di 40 famiglie all’anno, si passerà a garantire il necessario sostegno economico per il rientro dal debito a circa 130 famiglie”, aveva detto l’assessore a luglio. Oggi siamo a quota 400. Questo ha permesso di evitare gli sfratti per i beneficiati degli alloggi Ater a partire dal marzo 2020. Sono stati anche calmierati i canoni. Non così fuori dall’edilizia sociale. Sono stati 502 - stando ai numeri emersi dal report del ministero dell’Interno - i provvedimenti di sfratto emessi in Umbria nel corso del 2021, di questi 462 per morosità e 40 per finita locazione. Nel dettaglio, 155 le richieste di esecuzione da parte dell’ufficiale giudiziario, 121 i provvedimenti eseguiti con l’intervento della forza pubblica. Ma a balzare agli occhi sono i numeri relativi alla provincia di Terni: le richieste di esecuzione dello sfratto sono state 146, il 192% in più rispetto al 2020. Gli sfratti eseguiti 50, il 108,33% in più rispetto all’anno precedente.
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