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Città di Castello, sfida l'Oceano con una piccola barca a vela

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Sfida l'Oceano con la barca a vela più piccola del mondo. A bordo di uno scafo lungo appena 5 metri, carrellabile, il velista di Città di Castello Alessio Campriani, 54 anni, tenta la nuova impresa: è partito il 4 novembre dal Portogallo con l'obiettivo di arrivare ai Caraibi

 

 

''Un viaggio di circa 6 mila chilometri – ha spiegato Campriani – della durata di circa 30 giorni''. 
Un tragitto complesso, dove l'imprevisto può essere sempre dietro l'angolo, in cui il coraggio, la volontà di arrivare a destinazione, la conoscenza del mare e dei venti saranno le compagne di viaggio del tifernate. 
''In questa impresa – scherza – non sarà solo: con me ci sarà Pinky, che mi ha sempre accompagnato in tutte le mie navigazioni: è un po' la mia anima''.

 

 

Il piccolo pupazzo a forma di maialino, infatti, era con lo skipper altotiberino durante le sue imprese. E la barca prende il nome proprio dal portafortuna di Campriani. Dopo le prime prove in acqua al Lago Trasimeno, nell'estate 2021, il velista tifernate salpa con la Pinky I per la prova generale: il Giro d'Italia, per poi dedicarsi al perfezionamento e potenziamento dell'imbarcazione nell'inverno del 2022. A novembre 2022 il grande salto: il tentativo record della traversata atlantica intercontinale Europa-America da Lagos a Guadalupa a bordo della più piccola barca a vela del mondo per la navigazione d'altura oceanica, ''realizzata artigianalmente a Città di Castello grazie al lavoro di tanti soci del circolo Velico Centro Italia e del circolo del Remo e della Vela. Un progetto tecnologico ambizioso, tra tradizione e innovazione. “La barca non è abitabile: non ha cabina né bagno né zona cottura – ha spiegato ancora lo skipper - Non è dotata di spazi vivibili al coperto ad eccezione di una cellula di sopravvivenza di 1 metro quadrato, utilizzabile solo per situazioni di emergenza'' .