Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Umbria, da gennaio biglietti e abbonamenti del treno più cari per i pendolari

Jazz, il nuovo treno in arrivo in Umbria

  • a
  • a
  • a

Biglietti e abbonamenti del treno più cari a partire dal prossimo primo gennaio. E’ quanto si evince dalla delibera 1145 approvata dalla giunta regionale lo scorso 4 novembre. Il contratto con Trenitalia - si legge nel documento - definisce l’aumento da applicare annualmente alle tariffe dei titoli di viaggio, stabilito al 6,6% per l’anno 2022 e al 6,2% per il 2023.

 

 

 

Tuttavia, lo scorso anno l’adeguamento era stato “congelato” su pressione dei comitati dei pendolari umbri che, vista la grave situazione generata dalla pandemia, avevano chiesto di bloccare gli aumenti delle tariffe programmati per il 2022 perché questi avrebbero aggravato la situazione di tantissime persone che quotidianamente si spostano in treno. Ma ora i rincari sembrano non più evitabili. E comprenderanno sia quelli che erano previsti per il 2022 (+6,6%) che quelli per il 2023 (+6,2%) arrivando così a un complessivo +13,20%. Qualche esempio. Il prezzo del biglietto in seconda classe per la tratta Perugia-Foligno che nel 2021 era di 4,20 euro passa a 4,75. L’abbonamento settimanale da 22,90 a 25,90, quello mensile da 71,10 a 80,50. Per l’abbonamento annuale riservato agli studenti si dovranno pagare 531,80 euro contro i 469,70 del 2021. 62 euro in più. Prendendo come riferimento la tratta Magione-Perugia Capitini, sempre seconda classe, il prezzo del biglietto singolo passa da 2,55 euro a 2,85, quello dell’abbonamento settimanale da 15,70 a 17,70, per l’abbonamento mensile serviranno 54,50 euro, 6 euro e 40 centesimi in più rispetto al 2021.

 

 

 

L’abbonamento annuale riservato agli studenti, invece, passerà da 303,50 a 343,60. “L’emergenza epidemiologica è terminata il 31 marzo scorso - si legge nella delibera regionale - e già si sta registrando una graduale ripresa dell’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico locale tale da ritenere non più opportuno il mantenimento della riduzione delle tariffe con oneri a carico del bilancio regionale, già impegnato per circa 28 milioni di euro oltre le risorse provenienti dal Fondo nazionale trasporti”.