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Umbria: Spoleto, lavori a Beroide in ritardo per mancanza di materiali

Rosella Solfaroli
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La scuola di Beroide a Spoleto riaprirà a marzo 2023. In ritardo di quattro mesi rispetto al ruolino di marcia. Ma c’è un motivo. “La Calzoni di Perugia ha lavorato senza sosta per riuscire a rientrare nei tempi che avrebbero voluto la scuola finita per novembre – spiega Alberto Fittuccia, l’ingegnere che ha realizzato il progetto di recupero del plesso per poi donarlo gratuitamente al Comune di Spoleto – c’è stato qualche problema per il recupero di alcuni materiali. Alcuni hanno richiesto un nuovo ordine, mentre altri, tipo gli infissi, arriveranno, speriamo, solo a metà novembre. Senza contare poi che sono state necessarie alcune varianti rispetto al progetto iniziale, come, ad esempio quelle relative alle fogne e per alcune aree esterne alla struttura”.

 

Un rientro per i 60 bambini delle elementari e della materna di Beroide che attualmente sono ospitati in altre strutture per il quale si può iniziare finalmente a fare il conto alla rovescia. Anche se, probabilmente, il rientro avverrà in maniera graduale. “Entro marzo finiranno i lavori - spiega Fittuccia - ma cercheranno di organizzarsi un po’ prima, magari sistemando una parte del plesso per volta, così che gli alunni possano iniziare a rientrare man mano”. Inoltre, spiega ancora l’ingegner Fittuccia “nel frattempo il Comune sta predisponendo una valutazione per realizzare un impianto fotovoltaico”. L’edificio che ospita la scuola di infanzia e primaria di Beroide, era stato dichiarato inagibile a luglio 2020, all’indomani di una verifica per appurare la vulnerabilità sismica, con annessi approfondimenti eseguiti per la caratterizzazione del comportamento ai carichi statici. Che decretò come il tetto della scuola era diventato troppo “pesante” per le fragili pareti del plesso.

 

Iniziati alla fine di novembre 2021, gli interventi hanno interessato sia la sistemazione strutturale dell’edificio, con il rinforzo delle stesse pareti in muratura e rifacimento del tetto, sia la parte relativa all’impiantistica termica, ora c’è un nuovo impianto a pavimento, ed elettrica. L’intervento, finanziato dalla Regione Umbria per 1 milione di euro e dal Comune di Spoleto per 320 mila euro, è stato reso possibile, appunto, anche dalla generosità dello Studio associato di ingegneria di C. Antonini & A. Fittuccia che, a fine 2020, ha donato al Comune di Spoleto il progetto definitivo ed esecutivo. Ma non è tutto. La primaria di Beroide è stata intitolata alla maestra Patrizia Badiali, prematuramente scomparsa a causa del Covid, che ha dedicato la sua vita professionale agli alunni di questa scuola elementare e alla comunità.