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Terni, maltrattamenti su minore. Assolto il marito di Barbara Corvi

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Roberto Lo Giudice (nella foto) è stato assolto dall’accusa di maltrattamenti nei confronti di un minore. L’imputato è il marito di Barbara Corvi, la donna di Montecampano di Amelia scomparsa nel nulla da 13 anni, ma questa vicenda non ha nulla a che vedere con la sparizione della moglie. I fatti risalgono a quattro anni fa quando il ragazzo, affidato in custodia a Lo Giudice, raccontò ai carabinieri dei presunti maltrattamenti.

Successivamente però il giovane, ora maggiorenne e figlio dell’attuale compagna di Roberto, ritrattò tutte le accuse. A favore dell’imputato testimoniò anche il fratello, Maurizio Lo Giudice. Ora le accuse nei confronti dell’imputato sono cadute e il giudice monocratico Dorita Fratini l’ha assolto con la formula più ampia. Lo stesso pm, Virna Faccenda, aveva chiesto l’assoluzione di Lo Giudice, assistito dagli avvocati difensori Enrico De Luca e Giorgio Colangeli. Intanto, come richiesto dal procuratore Alberto Liguori, sono riprese le indagini sulla misteriosa scomparsa di Barbara Corvi alla luce dei nuovi elementi che sono emersi. 

Nel luglio scorso il gup Barbara Di Giovannantonio aveva concesso una proroga per continuare le indagini, utilizzando anche accorgimenti tecnici all'epoca della prima inchiesta non disponibili e ascoltando ancora persone che, a diverso titolo, avrebbero potuto fornire qualche elemento utile. Il tutto per verificare se il quadro indiziario sostenuto dalla Procura nei confronti del marito, indagato per omicidio e occultamento di cadavere, deve ritenersi inconsistente o viceversa tale da poter sostenere un'eventuale richiesta di rinvio a giudizio. La richiesta di proroga era stata presentata dal procuratore della Repubblica, Alberto Liguori, e dall'avvocato della famiglia, Giulio Vasaturo, del Foro di Roma, legale anche dell'associazione Libera, per fare luce sulla scomparsa di Barbara Corvi, la mamma di Montecampano  della quale non si hanno più notizie dall'ormai lontano 21 ottobre del 2009. Il marito, Roberto Lo Giudice, oggi 50enne, era addirittura finito in carcere nel marzo del 2021, decisione però poi ribaltata dal tribunale del Riesame che non aveva ravvisato le esigenze cautelari sostenute dalla Procura, adombrando anche come non fosse neanche da escludere l'ipotesi dell'allontanamento volontario. La Procura così, in un primo momento, aveva chiesto l'archiviazione del caso, salvo sorprendere tutti, nel chiedere un supplemento delle indagini. Il gup ha detto sì, archiviando però al contempo la posizione del fratello di Lo Giudice, Maurizio, il cui coinvolgimento nella sparizione della cognata era stato sostenuto inizialmente dalla stessa Procura.