Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Umbria, bollette troppo care centri commerciali spengono le insegne

Sabrina Busiri Vici
  • a
  • a
  • a

Bollette triplicate, o quadruplicate, anche nei centri commerciali dell'Umbria. “Sono cifre spaventose, insostenibili nel lungo periodo, a luglio siamo arrivati a 150 mila euro di energia elettrica da pagare in un mese”. E’ quanto riporta Simone Mainiero, direttore del centro intrattenimento Gherlinda di Corciano. Mainiero racconta che nella struttura, in questi mesi, è stato intrapresa un minuzioso esame di contenimento dei costi nei vari settori, dalla sala giochi al cinema a tutte le attività commerciali, ed è stato avviato un piano per l’allestimento di un impianto fotovoltaico sul tetto. “Stiamo cercando di realizzarlo ma i tempi non sono immediati perciò adesso possiamo agire solo contenendo i costi energetici, ovvero riducendo i tempi di accensione delle luci, delle insegne, i gradi del condizionatore. E già stiamo ottenendo risultati con una riduzione di consumi del 20%, comunque la bolletta rimane alta. Con l’arrivo della stagione fredda dovremo anche pensare all’abbassamento di qualche grado, rispetto allo standard, dei riscaldamenti”.

 

 

Ottimizzare è la parola d’ordine anche all’interno del Quasar Village, sempre a Corciano. Il centro è nato otto anni fa ed è di ultima generazione perciò già possiede sofisticati sistemi per contenere i consumi energetici e l’impianto fotovoltaico, ciò nonostante le bollette triplicano. “Stiamo aspettando con ansia il conto dell’energia del mese di settembre”, dice la direttrice Tiziana Zetti. Ma la spending review è stata già intrapresa.  “Prima spegnevamo le insegne a mezzanotte ora anticipiamo e in alcune aree abbiamo ridotto tempi e intensità di illuminazione”.  Oltre all’ottimizzazione il personale del Quasar, con 70 attività all’interno, è impegnato a tenere vivo il centro commerciale. In proposito Zetti aggiunge: “In questo momento è importante più che mai fidelizzare il cliente e vivacizzare l’attività, c’è difficoltà economica ma le persone hanno voglia di svagarsi. E ora stiamo lavorando sia a una nuova edizione del mercatino del disco e a un’originale operazione concorsuale attraverso app”.

 


 

La situazione caro bollette non cambia a Terni, al centro commerciale Cospea ad esempio i costi di luce e gas sono quadruplicate. Ma qui , fanno sapere, che tutto sta andando avanti e al momento non c’è alcuna intenzione di ridurre gli orari di apertura e chiusura della struttura. All’orizzonte non sono previste chiusure di attività già presenti all'interno del centro commerciale e anzi la speranza è quella che gli spazi vuoti possano essere occupati. Situazioni sotto controllo, dunque, con continui confronti per valutare l’andamento del mercato. Per ora a confortare coi direttori dei centri commerciali in Umbria sono i buoni flussi di clientela “tornati ai livelli pre Covid”, sottolineano tutti. Flussi in grado di garantire un buon andamento delle attività e il regolare turn over dei negozi. Nessuno per ora abbassa la saracinesca.