
Terni, Lucrezia Di Canio fa gol nella pittura. Apre la sua nuova mostra

Nuova avventura professionale per Lucrezia Di Canio, pittrice ternana 24enne, nonché figlia dell'ex calciatore Paolo. In questi giorni Lucrezia espone all'interno del Conte, in via Roma. La mostra si intitola “Mementos” e vede la collaborazione di una giovane fotografa ternana, Matilda Trabalza. Pittrice apprezzata e quotata a livello internazionale, Lucrezia ha esposto i suoi quadri anche a Londra e Milano. Una sua opera è stata scelta per il manifesto ufficiale dell'ultima edizione ternana di Umbria Jazz Weekend.
Come nasce l'idea di questa mostra? “L'esposizione –spiega Lucrezia - vuole esplorare il rapporto tra ricordo e immaginazione. Il rapporto tra le due forme d'arte principali mostrate in questa esposizione, la fotografia e la pittura, viene raccontata con le foto di Matilda e i miei quadri. La fotografia blocca un momento preciso, lo cattura e lo contiene, fermando il passare del tempo e prolungando la durata del momento stesso. La pittura invece tende a sporcare le superfici con un ricordo già contaminato dall'immaginazione, aprendo l'immagine rappresentata alla metamorfosi che il tempo, scorrendo, gli impone inevitabilmente. Dal momento in cui scattiamo la foto mentale del ricordo che ci porteremo dietro, quella immagine è esposta alla nostra immaginazione, che, come un pennello intriso di pittura, macchia quell'immagine inizialmente nitida ed inizia a mutarla. I nostri ricordi, infatti, diventano mementos, cioè oggetti di ricordo oppure souvenir, che non prevedono il mantenimento del ricordo intatto, ma la metamorfosi di esso che accetta la contaminazione della nostra immaginazione”. Quando è nata la vostra collaborazione artistica? “E' nata diversi anni fa e non si è mai interrotta. Questo è il primo evento insieme. L'idea è di accostare il contrasto tra il ricordo e l'immaginazione proseguito dalla metafora della fotografia, scattare un ricordo mentale che con il tempo viene ‘sporcato' dalla nostra immaginazione che può essere il pennello intriso di pittura”. Come nasce il tuo essere artista? “Nasce dalla curiosità, e in questa mostra parte da un'introspezione molto personale di un luogo e di una persona a me cara e cercare modi alternativi di potersi esprimere e relazionarsi con il pubblico”. Tuo padre, Paolo Di Canio, era sicuramente un “artista” nel campo di calcio. Ti ha sostenuto? “Sì assolutamente, ho sempre avuto il suo sostegno e quello di mia madre, sono stata fortunata, ho avuto una famiglia che mi è stata molto di supporto”.
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Sei ternana ma viaggi molto, hai studiato a Londra. Che rapporti hai con Terni? “E' sempre nel mio cuore anche quando sono a Londra. Questi posti mi ispirano molto ma il mio legame con Terni è molto forte. Anche in questa mostra ho fatto un omaggio all'Umbria perché ho rappresentato angoli di casa dei Prati di Stroncone”. Il prossimo progetto? “Sicuramente di tornare a Londra perché anche il distacco da Terni è importante per apprezzarne la sua grandiosità e venire ispirata ancora di più. A fine ottobre poi esporrò in una galleria a Roma”. Una bella collaborazione quella con Matilda Trabalza, altra brillante giovane ternana da tenere d'occhio: “La collaborazione con Lucrezia – spiega Matilda - è nata da una sua chiamata: mi chiese di fotografe le sue opere per un catalogo e abbiamo iniziato a dialogare attraverso la fotografia e la sua pittura, sono rimasta colpita dai concetti che lei rappresenta con i suoi colori, con il pennello che scorre sulla tela, un suono che ricorda il click della mia macchina fotografica, a volte questi attimi che sembrano tecnici diventano loro stessi dei concetti di quell'attimo, di un'immagine che abbiamo dentro. Nella mostra Mementos espongo cinque foto dedicate a Napoli perché sono rimasta folgorata da una semplicità risultata allo stesso tempo complessa da decifrare con gli occhi e il cuore e l'unico modo per esprimere queste sensazioni lo potevo fare solo con la fotografa”.
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