
Elezioni Umbria, Bori riconosce la sconfitta nazionale del Pd

Al termine delle elezioni Politiche 2022 il segretario del Partito democratico dell’Umbria, Tommaso Bori, parla di un quadro di sconfitta nazionale in cui l’unica nota positiva è che il partito, a livello regionale, si posiziona sopra la media. “Una magra consolazione”, ammette. “ Da subito – dice – è urgente ricomporre le fratture nel nostro campo politico e bisognerà mettere tra le priorità la necessità di riaprire un dialogo con tutte le forze alternative alle destre, che qui rappresentano la maggioranza degli elettori. Non solo con il giusto obiettivo di intraprendere un’opposizione solida e intransigente, ma anche e soprattutto di costruire una visione e una proposta alternativa alle destre e vincente nella società. Un PD rigenerato e una coalizione forte sono le basi su cui ricostruire un progetto di prospettiva per l’Umbria, scegliendo insieme le strade da percorrere per assicurare alla regione un futuro di crescita nell’uguaglianza delle opportunità”.
Per Fabio Paparelli, consigliere regionale e portavoce delle opposizioni per il quale, il problema del partito è anzitutto un tema di identità, di valori, di capire a quale fetta di società vogliamo parlare, a come dare ai giovani una speranza di futuro e fargli immaginare e sognare un mondo migliore.
Per la vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Simona Meloni, “serve unità, umiltà e molto altro”