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Palio di Città della Pieve. Il Terziere Castello: “Usciamo dall'Ente”

Nicola Torrini
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Che la tensione tra i Terzieri di Città della Pieve fosse particolarmente alta lo si era capito sin dal primo giorno del Palio. I maremmani del terziere Casalino avevano sottratto nella notte gli equipaggiamenti dei tamburini del terziere Castello, facendo irruzione nella chiesa di San Pietro, rivendicando poi l’azione e prendendosi gioco dei loro avversari nelle ore successive la restituzione delle attrezzature. Un gesto che, inizialmente, aveva portato i castellani addirittura a minacciare il ritiro dalla manifestazione. Rischio poi rientrato proprio perché le attrezzature erano state riconsegnate. Ma che non tutto si sarebbe concluso così, magari con un sorriso e una pacca sulle spalle, era abbastanza prevedibile, vista anche la passione con cui tanti pievesi vivono questo atteso confronto. E così si è andati avanti nei giorni successivi con tanti piccoli e meno piccoli screzi tra i membri dei due Terzieri, che devono aver riscaldato gli animi così tanto fino a portare a provocazioni per alcuni evidentemente non più perdonabili.

 

 

Mercoledì 18 agosto, sulla pagina Facebook del Castello è così comparsa questa comunicazione che solleva nere nubi sul futuro del Palio: “Il Consiglio del terziere Castello, alla luce del grave mancato rispetto degli accordi sulla giornata del proprio santo titolare, San Rocco, ha deciso nell’interesse della città e di quanti in questi mesi hanno lavorato duramente alla preparazione delle giornate paliesche, di partecipare alla Caccia del toro di domenica. Nello stesso tempo ha dato mandato al proprio legale di avviare le procedure per l’uscita dall’Ente Palio, soggetto ormai privo di qualsiasi autorevolezza, verificando gli aspetti economici e amministrativi di proprio interesse. Dopo il Palio, con la liberalizzazione delle date dei festeggiamenti, conseguente ai fatti di ieri, verificherà con i singoli Terzieri se esistono in futuro le condizioni per concordare dei programmi comuni e progetti comuni di valorizzazione delle rievocazioni storiche pievesi”.

 

 

Altre indiscrezioni non trapelano dall’interno del terziere, ma sembra quasi certo che la goccia che abbia fatto traboccare il vaso sia stata l’apertura straordinaria della taverna del Barbacane, cioè del terziere Casalino, nella serata di martedì, giorno in cui il Castello conclude i festeggiamenti in onore di san Rocco, suo santo titolare, e in cui di norma le altre taverne restano chiuse. Un gesto vissuto come un affronto e una mancanza di rispetto non accettabile, ma presumibilmente anche come un danno economico, visto quanto riportato nel comunicato del Castello. Intanto, la competizione finale tra i gialloneri del Borgo Dentro, i rossoblù del Casalino e i neroverdi del Castello è prevista per domenica 21 agosto.