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Umbria, investimenti per 500 milioni sulla rete idrica colabrodo

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E’ un programma di investimenti da oltre 500 milioni di euro quello previsto sulla rete idrica dell’Umbria. In particolare, interventi per 67,3 milioni saranno eseguiti o terminati nell’anno in corso mentre per il 2023 sono previsti investimenti per 79,3 milioni e per il periodo successivo - fino al 2031 - per complessivi 382,8 milioni di euro. I numeri sono quelli contenuti nella relazione dell’Auri, l’Autorità umbra rifiuti e idrico, consegnata al consigliere Vincenzo Bianconi (Gruppo misto) nel corso dell’ultimo consiglio regionale in risposta a un’interrogazione rivolta all’assessore Roberto Morroni sul rischio siccità, la tutela delle risorse idriche e gli investimenti per evitare lo spreco di acqua potabile lungo la rete di distribuzione. 

 

 

 

 


L’analisi dell’Auri sulla dispersione idrica evidenzia un miglioramento della situazione nel quadriennio 2018-2021. In particolare, nel sub ambito 1 e sub ambito 2 (gestore Umbra Acque) da una perdita rilevata del 50,6% nel 2018, si arriva al 44,9% nel 2021. Con gli interventi programmati le perdite raggiungeranno entro la fine di quest’anno il 43,5% e nell’anno 2025 il 34,6%. Complessivamente si stima una riduzione della dispersione idrica pari a circa 10 milioni di metri cubi di acqua potabile. Per quanto riguarda il sub ambito 3 (gestore Valle Umbra Servizi), da un dato di partenza relativo al 2018 caratterizzato da una perdita del 60,8%, si arriva al 54,6% nell’anno 2021. Con gli interventi programmati le perdite raggiungeranno nel 2024 il 45% e nel 2026 il 38,5%.

 

 

 

 

 

Complessivamente si stima una riduzione della dispersione idrica pari a nove milioni di metri cubi di acqua potabile. Il sub ambito 4 (gestore Servizio idrico integrato), da un dato di partenza per il 2018 caratterizzato da un perdita del 50,6% si arriva al 44,9% nel 2021. Con gli interventi programmati le perdite dovrebbero raggiungere il 43,41 nell’anno 2025. Si stima una riduzione della dispersione idrica pari a circa 5,15 milioni di metri cubi di acqua potabile. I due principali progetti che fanno parte del pacchetto di opere “Umbria resiliente” prevedono il collegamento con i due grandi invasi: l’invaso di Montedoglio sul Tevere e l’invaso di Casanova sul Chiascio.