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Terni, donna scomparsa da 13 anni. L'appello della sorella: "Ora la verità"

Antonio Mosca
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"Te ne sei andata fisicamente, ma la tua anima è qui con noi ogni giorno e nessuno riuscirà a mandarla via”. Così Irene Corvi nella lettera che ha scritto a sua sorella Barbara, scomparsa nel nulla da 13 anni dalla sua abitazione di Montecampano di Amelia. Da quel maledetto 27 ottobre del 2009, della donna amerina non si sa più nulla. Ma proprio in questi giorni il gip Barbara Di Giovannantonio ha deciso di proseguire le indagini sul marito della donna, Roberto Lo Giudice, che in passato era stato arrestato per omicidio volontario e poi scarcerato. L’osservatorio regionale sulle infiltrazioni e l’illegalità della Regione Umbria ha lanviato il progetto “Lettere per Barbara Corvi” che prevede la pubblicazione, ogni 27 del mese, di una lettera scritta da persone significative appartenenti alla società civile impegnate nella ricerca della verità.

“L’obiettivo generale della proposta - spiegano dall’osservatorio - è rendere la memoria di Barbara Corvi (nella foto) una prassi condivisa coinvolgendo persone e associazioni nel territorio umbro e non soltanto. Si intende così favorire la consapevolezza pubblica e la conoscenza sulla storia di Barbara Corvi affiancando la sua famiglia, le associazioni e la società civile rivolgendo insistentemente la domanda: dov’è Barbara?”. La scelta del 27 non è stata causale. Barbara, infatti, sparì il 27 ottobre mentre il suo compleanno è il 27 giugno. La prima lettera è stata scritta a giugno dall’osservatorio, con un’introduzione dell’intero percorso. La seconda, invece, porta la firma di Irene Corvi, “Il mese scorso - racconta nella missiva inviata alla sorella - ci siamo riuniti il giorno del tuo compleanno per ricordarti di nuovo e per dedicarti una canzone, che racconta molto di te, di come sei e del percorso che si sta facendo da quando non ci sei più, per cercare la verità. E proprio in questa giornata mi sono resa conto di quanto è grande la tua forza. Ho sempre saputo quanto sei tosta e quanta forza trasmettevi e trasmetti, perché in tutti questi anni in cui sei mancata, sono riuscita a fare cose che non immaginavo soltanto grazie alla tua forza.

In ogni situazione difficile, pensando a te e a come mi avresti aiutata e spronata, ho agito e vissuto, ma la cosa che mi ha lasciato a bocca aperta, un mese fa, è come sei arrivata dentro a tutte le persone che lottano per te, e che tu nemmeno conosci. Ho sentito e visto in tutte queste persone - prosegue - la tua testardaggine e determinazione: sei arrivata dentro di loro”. “Io ti sento dentro al vento, non sei andata via”: così dice la canzone che racconta di Barbara e della sua storia. “E’ stata scritta - riprende Irene Corvi - da una persona sconosciuta a mia sorella che però è arrivata anche a lei. Grazie Barbara, per la forza che ci dai ogni giorno. Non smetteremo mai di lottare e chiedere dove sei”.