
Covid, occupazione letti sopra il 15% in sedici Regioni. Quattro sono a rischio alto

Secondo il monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità sulla situazione epidemiologica da Covid, "tre Regioni sono classificate a rischio basso. Quattordici Regioni sono classificate a rischio moderato ai sensi del DM del 30 aprile 2020 (cinque di queste ad alta probabilità di progressione), mentre tre Regioni sono classificate a rischio alto per la presenza di molteplici allerte di resilienza e una per non aver raggiunto la soglia minima di qualità dei dati trasmessi all’Iss".
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Nello specifico sono Emilia Romagna, Marche e Valle d’Aosta le regioni classificate a rischio alto per la presenza di più allerte di resilienza, alle quali si aggiunge la Toscana considerata a rischio alto per non aver raggiunto la soglia minima di qualità dei dati trasmessi all’Iss. Delle 14 regioni a rischio moderato, sono Abruzzo, Calabria, provincia autonoma di Bolzano, pa di Trento e Umbria le cinque ad alta probabilità di progressione.
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Cresce dunque l’impegno degli ospedali in questa ondata estiva di Covid, con 16 regioni/pa che al 21 luglio superano la soglia del 15% di occupazione letti in area medica. Sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, provincia di Bolzano, provincia di Trento, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta, secondo una delle tabelle del monitoraggio settimanale Covid di Istituto superiore di sanità e ministero della Salute, che l’Adnkronos Salute ha potuto visionare. Le regioni più sotto stress sono l’Umbria a quota 42,4%, insieme a Basilicata al 30,1%, Calabria al 32,9% e Valle d’Aosta al 31,3%. Vicine al 30% anche Liguria e Sicilia, al 26,8%. Quanto alle terapie intensive, con un’occupazione del 9,5% la Calabria è l’unica regione che sfiora la soglia critica del 10%.