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Perugia, coltellate tra ucraini al centro di accoglienza per divergenze sulla guerra

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Alessandro Antonini
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Coltellate al centro di accoglienza tra due profughi ucraini.
Uno in particolare è rimasto ferito ed è stato trasportato in ospedale in codice rosso. Che poi, durante il triage, si è trasformato in verde: non c’è pericolo di vita ma l’uomo è stato comunque ricoverato.
Nel pomeriggio è stato portato al Santa Maria della Misericordia anche il presunto aggressore, che si trovava in questura per il vaglio degli investigatori. Ha accusato un dolore al costato e ha avuto bisogno delle cure dei sanitari. 
Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia di Perugia, che hanno subito identificato e bloccato l’aggressore.


Come detto, è stato portato in questura per essere sentito e poi ha accusato un malore a sua volta. Stando a una prima ricostruzione, l’assalto - coltello alla mano - sarebbe avvenuto dopo una lite per divergenze politiche legate al conflitto in atto. L’aggressore, più anziano rispetto alla vittima, comunque non giovane, si troverebbe in stato di fermo.


Tutto si è consumato in pochi minuti, a metà mattina, al centro di accoglienza di Montemorcino, a San Galigano, dove vengono ospitati i profughi di guerra ucraini. Si tratta di una ventina di persone accolte, per la maggior parte donne e bambini. Ma ci sono anche adulti e anziani non precettati per la leva. Sono gestiti da una cooperativa di ispirazione cattolica titolare da anni di un progetto per richiedenti protezione internazionale.
Per ricostruire la dinamica dei fatti sul luogo dello scontro sono intervenuti anche gli uomini della polizia scientifica. 
Prosegue la lunga lista delle aggressioni nel capoluogo e dintorni. Venerdì è stato refertato un 50enne originario del Sud Italia colpito al naso da una persona nota. Il referto, con 21 giorni di prognosi, parla di frattura del setto nasale. Nei giorni scorsi ad Assisi un cittadino moldavo è stato aggredito, buttato a terra e preso a pugni e calci da tre persone: risultato, frattura i due punti della mandibola e operazione d’urgenza per ricostruire l’osso.