
Siccità, Prisco (Fdi): "Il Governo dimentica l'Umbria e il Trasimeno"

“Il governo dimentica per l’ennesima volta la regione Umbria e la grave secca che sta colpendo in particolare il Lago Trasimeno e l'economia ad esso collegata. La regione, infatti, è rimasta del tutto esclusa da qualsiasi intervento previsto nel decreto Emergenza, nonostante la richiesta avanzata dalla Regione" protesta in una nota Emanuele Prisco, deputato umbro di Fratelli d’Italia.
Tesei chiede a Governo e Protezione civile lo Stato di emergenza e il sostegno del Decreto siccità
L'analisi del deputato perugino continua: "Poter accedere ai 35 milioni di euro messi a disposizione nella misura emergenziale sarebbe fondamentale per arginare, almeno in parte, questa carestia idrica, ma soprattutto sarebbero fondamentali i poteri commissariali necessari per intervenire in modo incisivo sulle criticità del Lago ed in particolare su dragaggi e approvvigionamento idrico. Se perdurerà questa situazione, le risorse messe in campo dal Governo verranno ripartite solo tra cinque regioni, dal cui novero è stata esclusa l’Umbria. In questa situazione emergenziale è fondamentale che il Governo riconosca immediatamente lo stato di emergenza per il Trasimeno, visto anche i dragaggi bloccati da oltre 15 anni a causa delle vigenti norme ambientali".
Siccità, lo sfogo di un agricoltore: "Perso il 40% del raccolto di cereali"
Prisco poi conclude spiegando che "lo stato di emergenza è l’unico strumento idoneo ad arginare questa piaga della siccità e a salvaguardare l’acqua, bene primario, per un bacino idrico unico nel suo genere. Il Governo agisca nell'immediato per l'emergenza e il Parlamento approvi la legge speciale di Fratelli d'Italia per la salvaguardia nel lungo periodo della preziosa risorsa idrica del Trasimeno".
Scattano i razionamenti dell'acqua ma la rete idrica colabrodo ne fa perdere il 53%