
Umbria, dal Pnrr 530 milioni per i treni a idrogeno

Sono stati firmati i decreti per la sperimentazione dell’uso dell’idrogeno nel trasporto ferroviario in ambito locale e regionale. E’ quanto annunciato dal ministro Enrico Giovannini, ieri intervenuto a Perugia - nella sala dei Notari - per parlare di Pnrr e delle opportunità a questo collegate. Tra i progetti a cui viene data così una accelerazione c’è anche quello del collegamento ferroviario tra Terni-Rieti-L’Aquila-Sulmona: un treno a zero impatto ambientale che attraversa il cuore dell’Appennino colpito dai terremoti del 2009 e del 2016 per un totale di 163 chilometri.
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Per la sperimentazione sono previsti investimenti per un totale di 530 milioni destinati a compiere una vera e propria rivoluzione, in termine di sostenibilità, sul fronte delle infrastrutture. I decreti firmati dal ministro Giovannini fissano le modalità per lo sviluppo di tutta la filiera dell’idrogeno nel trasporto ferroviario e la realizzazione di 40 stazioni di rifornimento dei mezzi di trasporto a idrogeno sulla rete stradale. L’investimento interessa tutta la filiera: produzione dell’idrogeno green, trasporto, stoccaggio, realizzazione delle stazioni di servizio, acquisto dei treni. Le stazioni di rifornimento di idrogeno dovranno essere ultimate entro il 30 giugno 2026 e l’assegnazione delle risorse per la loro realizzazione dovrà avvenire entro il 31 marzo 2023.
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All’incontro, moderato da Simonetta Nardin, dell’Ufficio per la comunicazione istituzionale e le relazioni con i media della presidenza del Consiglio e da Fabrizio dell’Orefice, portavoce del sottosegretario della presidenza del Consiglio, hanno partecipato anche la governatrice dell’Umbria, Donatella Tesei, il sindaco di Perugia, Andrea Romizi e il presidente dell’associazione I Borghi più belli d’Italia, Fiorello Primi. Tesei ha sottolineato le grandi opportunità di sviluppo che arrivano dal Pnrr. “Non dobbiamo fermarci”, ha evidenziato la presidente soffermandosi sull’importanza per una regione come l’Umbria, che soffre di gravi carenze infrastrutturali, di agganciarsi per esempio all’Alta Velocità. “Con la Regione Toscana stiamo parlando della stazione Medio Etruria che consentirebbe di utilizzare un certo numero di treni veloci - ha spiegato la governatrice - Prioritario finanziare anche tutta la Orte-Falconara, potenziare la Foligno-Medio Etruria-Terontola e far partire i lavori per la stazione di Collestrada per collegare la rete ferroviaria all’aeroporto, infrastruttura che sta avendo numeri importanti”.
Dal Pnrr arrivano all’Umbria 600 milioni per le infrastrutture, 102 milioni per il sistema sanitario regionale, 66 milioni per l’edilizia scolastica, 4,8 milioni per i dottorati di ricerca e 67 nuove borse di studio per le università umbre.
“L’importo degli investimenti previsto nel piano triennale delle opere pubbliche del Comune di Perugia per il 2022 ammonta a 227 milioni - ha evidenziato invece il sindaco Romizi - cinque volte tanto rispetto ai piani degli ultimi sette anni e dieci volte tanto rispetto a quelli precedenti. Tutte risorse destinate a cambiare il volto della nostra città e, soprattutto, il nostro modo di viverla”.
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“Le risorse del Pnrr e del Piano complementare, alle quali si aggiungono quelle della Legge di bilancio, del Fondo sviluppo e coesione e quelle previste dai fondi strutturali europei - ha sottolineato il ministro Giovannini - offrono una opportunità irripetibile per investire nei territori in progetti infrastrutturali e sui sistemi di mobilità improntati alla competitività economica, alla riduzione dei divari territoriali, alla transizione ecologica e digitale con una prospettiva di 10 anni”.