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Terni, Otricoli ottiene oltre 1,5 milioni del Pnrr dal bando per i piccoli comuni

Chiara Rossi
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C’è un borgo in provincia di Terni che otterrà 1 milione e 576 mila euro nell’ambito del Pnrr relativo ai piccoli Comuni

Otricoli è stato infatti selezionato per la rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi che otterranno il finanziamento per i progetti presentati.

“Sono molto soddisfatto – ha spiegato il sindaco, Antonio Liberati – perché è stato portato avanti un importante lavoro di squadra che ha costruito interamente un progetto volto alla riqualificazione ed al turismo molto importante per il territorio. Si tratta di un progetto che punterà al recupero di circa 15 siti di attrazione del centro storico con valenza sociale e culturale che aiuteranno lo sviluppo del percorso turistico ed arricchiranno senza dubbio, allo stesso tempo, la qualità architettonica del tessuto urbano”.

 

“Quello che vogliamo creare – ha aggiunto il primo cittadino - è un percorso turistico che trattenga per così dire i visitatori nel borgo grazie alla bellezza dei siti riqualificati ma anche ad una serie di laboratori propedeutici al recupero che avverranno nei siti citati nel progetto, arrivato tra i primi 200 in Italia, tra i primi 5 in Umbria e unico nella provincia di Terni”.

Il progetto riguarda la riqualificazione del museo del Comune e di quello della chiesa, la realizzazione di un archivio storico che riguarderà la storia della città di Otricoli a partire dal 1700 fino ad oggi, la riqualificazione della biblioteca comunale con abbattimento delle barriere architettoniche. Verrà inoltre realizzato un giardino biblico , verrà riqualificato il centro anziani e verrà realizzato un centro di coworking.

 

Ma non è finita qui.

Verrà riqualificato e messo a norma il teatro all’aperto per i ragazzi, sarà realizzato un ostello per la gioventù, verrà ristrutturata Porta San Severino e verrà recuperato l’androne di Palazzo Squarti, che farà parte del circuito museale. Gli orti sociali verranno affidati alla gestione di un gruppo di giovani che si occuperà di promuovere i prodotti a km 0 e nelle cantine dell’ex locanda Casole un gruppo di produttori vinicoli della zona organizzerà serate culinarie con l’abbinamento di vini del territorio.

Poi ci saranno i laboratori, legati alla riqualificazione degli spazi perché la maggior parte di essi avranno luogo lì.

Da evidenziare il laboratorio della farina (dove si potrà contribuire a produrre prodotti del territorio), quello del vino (dove si potranno visitare le vigne, assistere alla produzione e degustare), quello dell’arte della falegnameria, quello del miele, della pittura e della scultura.