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Perugia, più sicurezza a Pian di Massiano: serve un semaforo a chiamata

Sabrina Busiri Vici
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In viale Pietro Conti, a Pian di Massiano, c’è il limite di 50 chilometri orari ma il rispetto della regola sembra essere raro. Ed è così che gli attraversamenti frequenti dei pedoni dall’area stadio al parcheggio di piazzale Umbria jazz avvengono troppo spesso a rischio. Il grave incidente di lunedì 16 maggio 2022, in cui una 21enne è stata investita sulle strisce pedonali e sbalzata per una quindicina di metri, torna a riaccendere il dibattito sulla necessità di adottare misure capaci di garantire maggiore sicurezza. 

 


Il Corriere dell’Umbria si è recato in viale Conti per raccogliere i pareri di chi lavora o frequenta la zona come Palmiro Macellari, che tutte le mattine va a camminare al percorso verde e sente continue frenate all’altezza delle strisce pedonali: “Il Comune dovrebbe perlomeno rendere ben visibili le strisce, ora non lo sono più, sono totalmente sbiadite. Il punto in prossimità proprio dell’entrata al parcheggio di piazzale Umbria jazz è inevitabilmente di grande passaggio e così non è in sicurezza”. Una riduzione dei limiti della velocità aiuterebbe? “Il limite di 50 va bene - dice Palmiro- ma non lo rispetta nessuno e basta guardare il transito di auto per accorgersene”. Per Paolo Cucchiella una soluzione da adottare potrebbe essere l’allestimento del semaforo a chiamata: “vengo ogni mattina a camminare e mi accorgo di quanto sia pericoloso attraversare viale Conti”, sottolinea. Mirco Galigani considera indispensabile un impianto semaforico: “Tra mercato del sabato, partite, baracconi, fiera - dice - la gente che attraversa è tantissima”. E aggiunge: “Un’altra soluzione potrebbero essere i dissuasori di velocità”. 
C’è anche chi segnala, come Claudio Pignatta, che nella zona sarebbe importante asfaltare il parcheggio auto davanti allo stadio: “Sono anni che è in questa condizione e chi frequenta il percorso verde e il bar si fa certe mangiate di polvere. Risanare l’area è una priorità”. 
A ritornare sul tema della sicurezza sono Stefano Moricciani e Mirco Todini ed entrambi segnalano come ulteriore criticità il punto di attraversamento davanti all’istituto Capitini, un centinaio di metri più avanti rispetto alle strisce pedonali in questione: “purtroppo - dicono - è una via tutta dritta che porta ad alzare la velocità nonostante il limite e questo rende il tratto pericoloso”. 

 


Daniela Belli lavora dietro il bancone dello Stadium Caffè e conosce bene la situazione: “Vengo qui tutti i giorni e noto quanto volino le auto in questo tratto di strada. Sono assolutamente d’accordo sulla necessità di un semaforo che possa tutelare le persone da una situazione che altrimenti sfugge ai controlli. Le auto vanno così veloci che mi domando se i conducenti vedano le strisce, soprattutto nelle ore notturne”. Daniela, inoltre, fa presente che molti clienti segnalano come pericolosa anche l’accesso al percorso verde sul versante dipartimento di Ingegneria. “Anche in quel tratto le auto vanno veloci e gli attraversamenti sono continui: anche lì servirebbe un dissuasore o qualche intervento per far moderare la velocità”. E, infine, c’è anche chi ha un’altra prospettiva. “Da persona che si sposta in motorino - commenta Serena Mazzeo - posso dire che percorro questa strada con grande tranquillità, non mi sento in pericolo, il traffico è scorrevole durante tutta la giornata”.