
Covid in Umbria, finisce lo stato di emergenza e tornano le sagre

“Dopo il lungo stop per il Covid si torna finalmente alla normalità: la fine dello stato di emergenza fa cadere anche le ordinanze che imponevano per la durata delle manifestazioni un massimo di sei giorni consecutivi, adesso si ricomincerà a fare riferimento alla legge regionale”: Francesco Fiorelli, presidente dell’Unione delle Proloco dell’Umbria, sembra ottimista.
Federalberghi: "Ponte del 25 aprile meglio di Pasqua. Strutture piene all'85%"
“Sono già svariate le domande presentate alla Regione - spiega - penso che tra l’80 e il 90% degli eventi in programma prima della pandemia torneranno ad animare piazze e comunità. Lo scorso anno se ne erano fatte a malapena il 10%”. Nel 2019, tra sagre e feste paesane, si erano contati 370 appuntamenti. A venire meno, spiega Fiorelli, saranno in quasi la totalità dei casi le feste più piccole e meno pronte a sostenere le spese previste. “Alcuni eventi sono già partiti e stanno andando bene - evidenzia Fiorelli - le sagre rappresentano un grande motore anche per l’economia di una comunità, rianimano le attività commerciali e aiutano anche i ristoranti a lavorare di più. Non a caso e nonostante quello che si dice, soprattutto nei piccoli territori, c’è forte sintonia con i ristoratori”.
In Umbria quinto giorno senza vittime. I nuovi positivi sono 517 e il tasso aumenta al 24.91%. Dati condizionati dal lungo ponte
Il Covid, probabilmente, continuerà a incidere sull’organizzazione: “Resta la stretta sulla sicurezza e sull’igiene ma questi aspetti - spiega Fiorelli - sono stati sempre tenuti in grande considerazione dagli organizzatori”. Al momento sono una trentina gli eventi previsti nel calendario regionale: “Le domande, come da regolamento - evidenzia Fiorelli - vanno presentate 60 giorni prima dell’inizio dell’evento. Molti hanno voluto aspettare l’ultimo momento per capire cosa sarebbe accaduto”. Ma adesso si parte a vele spiegate.
Ricoveri stabili, ma diminuiscono quelli in terapia intensiva. Sileri: "Per il futuro spingere sulla vaccinazione"