
Foligno, botte davanti alla scuola: "Mio figlio aggredito e picchiato. Compagni e genitori hanno solo guardato"

“Un compagno ha preso a pugni mio figlio all’ingresso della scuola. E nessuno è intervenuto”. Il padre di un ragazzino di 13 anni vuole che venga fatta chiarezza su quanto accaduto venerdì mattina nel cortile di una scuola media di Foligno. “Parliamo tanto di bullismo e facciamo conferenze con i ragazzi ma se non interveniamo in questi casi e non diamo il buon esempio non capisco a cosa serva dire loro che è sbagliato essere aggressivi e violenti” commenta l'uomo, deciso ad andare avanti. Nelle parole del padre l’amarezza e la preoccupazione nei confronti del figlio: il ragazzino ha riportato un trauma cranico con una prognosi di tre giorni, stilata dai medici del pronto soccorso che poi lo hanno trasferito in osservazione per una notte nel reparto di pediatria del San Giovanni Battista. Ma soprattutto ciò che più preoccupa ora è l’aspetto psicologico: “Il fatto di sentirsi umiliato davanti a tutti gli altri coetanei, sarà dura tornare ad avere fiducia in se stesso”.
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“Venerdì mattina alle 8.15 - racconta - mio figlio, minacciato già nei giorni precedenti di pestaggio da parte di un suo compagno di scuola, è stato aggredito fisicamente a pugni e calci all'interno del cortile scolastico, sotto gli occhi degli altri studenti, dei genitori presenti e di un insegnante, riportando danni fisici con conseguente ricovero ospedaliero per il trauma. Non si può parlare di una classica lite tra adolescenti, ma di vera e propria aggressione. Mio figlio non ha accennato alcuna provocazione - dichiara ancora - All'interno del cortile della scuola, mentre i ragazzi si avviavano nell'istituto, è stato colpito improvvisamente dall'altro studente, che dopo avergli dato un pugno al viso e averlo scaraventato a terra si è avventato sopra di lui continuandolo a colpire per poi avviarsi come se nulla fosse verso la scuola”, prosegue nella sua ricostruzione l’uomo. Difficile capire ora il perché di una reazione simile e da cosa fosse provocata: forse precedenti dissapori, scontri e fraintendimenti.
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"Come scuola abbiamo manifestato la nostra massima collaborazione per chiarire l’accaduto - spiega la dirigente scolastica - in queste ore stiamo svolgendo delle verifiche interne per ricostruire con attenzione e sensibilità i fatti avvenuti venerdì mattina. Naturalmente stiamo cercando di farlo parlando con le famiglie dei ragazzi e stiamo monitorando la situazione”.
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