Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Perugia, le sbatte la testa sul cruscotto e la picchia: denunciato 54enne

Esplora:

Francesca Marruco
  • a
  • a
  • a

Adesso non potrà avvicinarsi a meno di 500 metri da lei perché è indagato per maltrattamenti. La misura, emessa dal gip, Margherita Amodeo su richiesta del pm, Laura Reale (che aveva chiesto i domiciliari), è arrivata 20 giorni dopo che il 54enne perugino ha pestato a sangue la compagna. Quella stessa sera infatti, dopo aver lasciato l’ospedale di Perugia dove la donna era stata portata, la vittima ha fatto ritorno a casa. Era il 5 marzo - come lei stessa ha raccontato in un supplemento di denuncia - l’uomo, con cui ha un rapporto sentimentale da un paio di anni, l’ha picchiata sbattendole la testa contro il cruscotto dell’auto e contro il finestrino.

 

Pugni in faccia e calci. Che non sono nemmeno finiti in automobile. Sono proseguiti anche a casa, dove i carabinieri hanno trovato la donna col volto tumefatto e l’uomo con i vestiti sporchi di sangue. In bagno c’era anche una ciocca dei capelli di lei. I militari erano intervenuti su chiamata di una vicina. E mentre lei era stata portata al pronto soccorso, lui era stato sentito dai miliari. Una volta medicata, la donna - di origine orientale e con qualche difficoltà a comprendere bene l’italiano - aveva voluto lasciare l’ospedale. Quella sera però, non sapendo dove altro andare, era tornata nell’unico posto di cui aveva le chiavi: un’altra casa di proprietà dell’uomo che l’aveva appena picchiata. Una casa di cui ovviamente anche l’indagato possedeva le chiavi.

 

Quella sera nessuno le propose di contattare un centro antiviolenza. Una vicina di casa lo aveva fatto il giorno dopo, quando aveva saputo dell’accaduto. A quel punto la donna era stata presa in carico dal centro Catia Doriana Bellini e aveva presentato un supplemento di denuncia spiegando che quella non era stata la prima aggressione ma il compagno la picchiava spesso ogni volta che beveva da due anni. E già un’altra volta le aveva sbattuto la testa contro il cruscotto dell’automobile. Dopo la denuncia, il pm Laura Reale, a cui è stato assegnato il fascicolo, ha fatto richiesta di misura cautelare. Dopo la notifica del divieto di avvicinamento l’uomo è stato interrogato e si è avvalso della facoltà di non rispondere.