
Terni: Ast, riorganizzazione del lavoro con l'aumento dei volumi produttivi

Il piano industriale di Acciai speciali Terni che sarà presentato il primo aprile 2022 dal cavaliere Giovanni Arvedi alle istituzioni, alle parti sociali e ai lavoratori prevede, tra l’altro “molti investimenti, alcune novità, come la reintroduzione del famoso magnetico, e soprattutto la crescita dei volumi produttivi”.
Lo ha ribadito Giampiero Castano, responsabile delle relazioni industriali di Ast, al congresso provinciale della Uilm che si è tenuto a Valle Antica di San Gemini, che ha confermato segretario Simone Lucchetti.
Ast, in attesa del piano industriale già previste 35 nuove assunzioni
Sulla data fissata per la presentazione l’ex responsabile delle aree di crisi del Mise, ha detto che “non sarà un pesce d’aprile” Arvedi è impegnato a investire in Ast, a rilanciare le produzioni.
Gli incontri con le parti sociali delle settimane scorse, l’ultimo in programma il 22 marzo 2022 è stato spostato a martedì 29 marzo, sono serviti e sono stati utili “per conoscerci e capire i metodi che intendiamo utilizzare. Metodi di confronto e chiarezza nella definizione degli obiettivi e di capacità di ascolto delle rispettive posizioni ed esigenze”. Per l’aumento dei volumi, la colata 7 dell’acciaieria sarà portata da 15 a 21 turni, per Castano saranno necessarie delle riorganizzazioni e probabilmente sarà necessario affrontare alcune questioni di efficientamento dell’organizzazione del lavoro.
Venti di guerra sul mercato dell'acciaio. Ast in allerta ma è tutto ok
“C’è un impegno del cavaliere Arvedi alla tutela dell’occupazione, in modo particolare dove si produce l’acciaio, (30-35 nuovi lavoratori saranno inseriti in Ast nelle prossime settimane, ndr) e credo che, se lavoreremo tutti con impegno, anche le difficoltà che ci saranno nella gestione dei problemi saranno superate”.
Simone Lucchetti, nel suo intervento congressuale ha sostenuto che “noi vogliamo, come sempre rivendicato negli anni, che la politica dia una idea di Paese a lungo termine, con “politiche industriali” serie, con interventi che siano mirati al miglioramento del sistema e non all’utilizzo delle vertenze per arrivare “prima al mare” e per garantire investimenti che siano propedeutici ad un disegno nuovo della nazione e dell’Umbria. Lucchetti ha parlato, con orgoglio, della crescita della Uilm nel territorio che “è cresciuta dal 2018 ad oggi del 37%”. La Uilm era presente “in 5 piccole e medie aziende…oggi siamo presenti in 47 piccole e medie aziende ed in alcune siamo la sola organizzazione!”.
Per Rocco Palombella, segretario nazionale generale della Uilm “l’ufficializzazione della vendita di Ast al Gruppo Arvedi è una notizia che ho valutato in modo positivo perché una parte del nostro settore siderurgico torna sotto il controllo di una importante società italiana”.
Castano (Gruppo Arvedi): "Piano industriale di Ast entro la fine di marzo"