
Terni, firmato il patto per la sicurezza. Più telecamere contro furti e spaccio

Piena unità di intenti a Terni tra istituzioni e forze dell’ordine e più attenzione alle esigenze dei cittadini. Questi i punti cardine del nuovo patto per Terni sicura sottoscritto venerdì 18 marzo a palazzo del Governo, come si può vedere nella foto di Stefano Principi, dal prefetto Emilio Dario Sensi, dalla presidente della Regione dell'Umbria, Donatella Tesei, dal sindaco di Terni, Leonardo Latini e dalla presidente della Provincia, Laura Pernazza. Presenti anche il questore Bruno Failla, il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Davide Milano, e quello della Guardia di finanza, Livio Petralia. Un patto che fa seguito a quello siglato nel 2017 dove prevenzione, rispetto della legalità e del decoro urbano, lotta al crimine e controllo del territorio continuano a essere parole fondamentali a cui ora si aggiungono nuovi metodi di sicurezza di fronte al mutamento della società e dunque della criminalità diffusa e predatoria. Punti rilevanti, il rafforzamento della videosorveglianza con nuove telecamere nei punti più caldi della città e il rapporto costante con i cittadini.
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Pugno duro contro furti, rapine e spaccio di droga, tutela alle fasce deboli e ai giovani. In più l’inclusione: il costante miglioramento dei rapporti di integrazione con gli immigrati anche alla luce degli attuali arrivi di profughi dall’Ucraina. E poi una cabina di regia coordinata dal prefetto con tutte le forze dell’ordine sempre in prima linea, “all’interno della quale - è stato sottolineato - sarà garantito uno scambio informativo e l’analisi congiunta della realizzazione degli obiettivi che permetterà di modellare progressivamente le azioni concrete alle mutevoli esigenze del contesto”.
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“La Regione conferma il proprio impegno per la città di Terni - ha detto la presidente Tesei. Grazie alla formazione e alla sinergica partecipazione di tutte le forze dell’ordine - ha aggiunto - si riescono a individuare nuovi campanelli di allarme al fine di prevenire ipotesi delittuose. La sinergia ci permette di essere più efficaci, ma anche di prevenire”.
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