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Terni: autovelox via Lessini, 39 mila multe nei primi sei mesi

Giorgio Palenga
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Il numero complessivo di multe elevate, nel periodo di riferimento 20 giugno (quando è stato attivato)-9 dicembre (quelle dei giorni successivi sono in corso di elaborazione) è certamente alto: 39.278. L’autovelox di via Lessini, a Terni, che tante polemiche ha scatenato perché ritenuto strumento per “fare cassa” da parte dell’amministrazione comunale, un risultato l’ha comunque oggettivamente ottenuto: quello di far andare più piano i ternani in quel tratto di Maratta, dati alla mano.

 

Da quelle prime settimane in cui le multe fioccavano a ritmi impressionanti, infatti, il trascorrere dei mesi ha visto un crollo delle multe stesse, segno evidente che la presenza dell’apparecchio fa da deterrente. Entrando nel dettaglio infatti, i primi dieci giorni di giugno 2021 fecero registrare il numero record di 9.326 verbali, che diventarono addirittura 12.910 nel successivo luglio. Già ad agosto le cose andarono un po’ meglio, anche se 7.811 sanzioni rappresentarono ancora un dato piuttosto alto. Dal rientro dalle vacanze in poi, però, i ternani hanno iniziato ad alzare il piede dall’acceleratore, anche per il risalto mediatico nato dai numeri così alti di “cartoline verdi” che continuavano ad arrivare. A settembre, infatti, rispetto al mese precedente le multe si sono addirittura dimezzate (3.383), un calo costante rilevato poi ad ottobre (2.867) e novembre (2.310), fino ai primi dieci giorni di dicembre, come detto ultimo dato ufficiale disponibile, che hanno visto solo 681 contravvenzioni. Il raffronto che più forse è significativo è tra luglio e novembre: la differenza è di 10 mila sanzioni in meno.

 

“A questo va aggiunto il numero degli incidenti – sottolinea l’assessore alla polizia municipale, Giovanna Scarcia – che dal 2018 al 2020 aveva visto dieci sinistri complessivi con otto feriti. Nel 2021, invece, neanche uno in quel tratto di strada. Ricordo altresì – continua Scarcia – che questa giunta altro non ha fatto che dare esecuzione a un’indicazione prefettizia recepita dal Comune quando ancora non eravamo noi in carica, su dati che non dispongo ma che, evidentemente, erano tali da consigliare l’installazione dell’autovelox”.

“I numeri stanno a dimostrare l’efficacia di questo provvedimento – fa eco il collega di giunta con la delega alla viabilità, Federico Cini – perché se le multe stanno progressivamente diminuendo, come speravamo, è segno che la gente su quel tratto si è abituata ad andare più piano. Lo stesso dicasi per gli incidenti azzerati. Quanto al ‘fare cassa’, c’erano altre zone dove chi ci ha preceduto aveva programmato di installare un autovelox ma noi, dopo le necessarie verifiche, abbiamo deciso di non posizionarne altri, perché nel frattempo la situazione della viabilità è cambiata. Se fossimo stati spinti solo dalla necessità di incassare, come qualcuno strumentalmente ha voluto sostenere, avremmo potuto installarne altri”.