
Gubbio, l'immagine della Festa dei Ceri "deve essere tutelata"

A Gubbio la macchina organizzativa dei Ceri viaggia a pieni giri. Dopo due anni di stop causati dalla pandemia, tra 73 giorni la città tornerà a celebrare la Festa che gli eugubini considerano la più bella del mondo. Tra i tanti problemi, anche dopo l’ultimo incidente di percorso relativo a un post pubblicato sui social, c’è da affrontare quello della tutela della Festa dei Ceri, segno distintivo, emblema della Regione Umbria, il più importante patrimonio immateriale espressivo dell’identità e della storia regionale, torna di estrema attualità. “La tutela dell’immagine della città è già presente nello statuto del Comune - dice il sindaco Stirati - occorre quindi compiere percorsi giuridici precisi e su questo punto abbiamo fatto già approfondimenti. Sono disponibili soluzioni praticabili a cominciare dalla necessità di creare un disciplinare con il quale si depositano simboli, immagini e colori da tutelare. Da quel momento si potranno fare azioni di prevenzione e di procedimento, laddove l’abuso sia stato consumato”.
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E conclude: “Tutela significa fare prevenzione e poter intervenire alla bisogna, ma a condizione di avere in mano strumenti per farlo”. Giuseppe Allegrucci, presidente dell’Università dei Muratori, Scalpellini e Arti Congeneri Innocenzo Migliarini, depositaria della Festa dei Ceri, dice: “Questo è un argomento che spesso emerge e tocca l’animo e l’orgoglio di ogni Eugubino, soprattutto quando della festa e della sua immagine se ne fa un uso improprio. L’argomento è molto complesso, va preso con le molle perché si rischia di limitare usi e consuetudini che ormai si svolgono nella normalità. Questo non vuol dire non affrontare il problema, ma è un’operazione vasta che va condivisa perché ognuno avrà sicuramente esigenze specifiche e diverse, ma che convergeranno ad un punto comune: la tutela della nostra Festa sotto ogni punto di vista”.
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L’appello del presidente dell’Associazione Maggio Eugubino, Marco Cancellotti: “Quello della tutela è un tema importante e imprescindibile. Il Maggio Eugubino per quanto può fare con le sue forze, al pari delle altre associazioni, ha sancito nel suo Statuto la difesa e la tutela del nostro patrimonio culturale e non solo. Per cui dovremmo riprendere questo tema per evitare di tornarci su al prossimo abuso. Senza mettere troppa carne al fuoco - conclude il presidente - vorrei ricordare che un altro tema a noi caro è quello del decoro. Serve equilibrio, rispetto delle normative, nessuna esagerazione e proprio noi eugubini dobbiamo evitare scivoloni. Non è una cosa bella vedere centinaia di stendardi molto belli e magari pochi fuori da ogni canone”. Insomma a 73 giorni dal 15 maggio di carne al fuoco ce n’è abbastanza. E l’argomento è di quelli destinati a far parlare a lungo praticamente tutta la città.
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