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Perugia, omicidio Samuele De Paoli: tracce biologiche di indagata e vittima nello stesso profilattico

Alessandro Antonini
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Su uno dei preservativi repertati sulla scena del crimine sono stati riscontrati presunti liquidi seminali appartenenti a Pinheiro Reis Duarte Hudson e Samuele De Paoli.
Ossia la trans 43enne indagata per omicidio preterintenzionale e la vittima, il 22enne di Bastia trovato morto nudo in un fosso di Sant’Andrea delle Fratte il 28 aprile scorso. E’ scritto nella perizia genetica della polizia scientifica depositata ieri nell’ambito dell’indagine per omicidio preterintenzionale. Nel luogo dell’uccisione di Samuele sono stati isolati “due profili genetici attribuiti alla vittima e all’indagato”, è scritto. Su un altro preservativo sono state trovate “presunte cellule epiteliali di sfaldamento parte esterna”. Anche qui profilo misto di due individui, con prevalenza per quello di Samuele.

“Viene confermata la versione di Patrizia, ossia che sul luogo erano presenti solo lei e Samuele”, ha commentato Francesco Gatti, avvocato della trans. Va ora chiarito un altro punto: in base all’interrogatorio di Patrizia il rapporto sessuale non sarebbe stato portato a termine. Ma se non c’è stata la consumazione - come si evince - perché è stato trovato lo sperma di entrambi, per di più su un unico preservativo? 
“Ho estratto uno dei profilattici per farglielo indossare, anzi ne ho estratti due perché uno il ragazzo lo aveva danneggiato”, è scritto nel verbale del 28 aprile di Pinheiro. Il giovane però “si rifiutava di metterlo ed io, quindi, non ero disposta ad avere il rapporto con lui, che ha iniziato ad arrabbiarsi”. Da lì la lite e la colluttazione. Patrizia - sempre in base al suo racconto - per difendersi stringe il collo di Samuele. Che cade e chiede aiuto. La trans scappa, lui muore poco dopo.

Patrizia, dopo aver cambiato versione (inizialmente aveva detto che c’erano due persone oltre a lei), ha sempre detto che erano solo lei e Samuele quella sera. Altro aspetto da chiarire: in altri profilattici rinvenuti sul posto ci sono profili non identificati. Sempre su un preservativo sarebbe stato riscontrato materiale biologico di quattro persone. Anche sulla Panda rossa di proprietà della madre di Samuele, ci sono tracce genetiche di altre persone probabilmente derivanti dall’uso pregresso della vettura.