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Umbria, 17 mila over 50 non hanno il super green pass per andare al lavoro

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Fra. Mar.
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Sono poco più di 17 mila, 17.352 per la precisione, gli umbri over 50 in età lavorativa senza super green pass. Solo che da domani il certificato verde - che si ottiene solo con vaccinazione e non con un tampone molecolare o un test antigenico - sarà indispensabile per poter accedere al proprio posto di lavoro. Il governo Draghi aveva dato 40 giorni agli italiani coinvolti nella misura per mettersi in regola. In Umbria hanno aderito in 5.600 circa. Tante infatti sono le persone di età compresa tra 50 e 69 anni che nell’ultimo mese hanno deciso di aderire alla campagna di vaccinazione. Alla vigilia dell’entrata in vigore della nuova disposizione o 50-69enni senza vaccinazione erano infatti 22.916. In tutto, in questa fascia di età le persone vaccinabili erano 254.794. I 17 mila rimasti senza copertura vaccinale non sono nemmeno persone che, negli ultimi 4 mesi hanno contratto il Covid e quindi, per questo motivo al momento non potrebbero comunque vaccinarsi. Queste infatti sono altre 9.490 persone, che comunque al momento hanno il green pass derivante appunto dalla guarigione. 

 


Per le 17 mila invece - posto che all’interno di questo numero potrebbero esserci delle persone legittimamente esentate per problematiche di salute - c’è il rischio di incorrere in sanzioni multe da 600 a 1.500 euro, raddoppiata in caso di recidiva. I lavoratori ultra-cinquantenni che dal 15 febbraio 2022 saranno sprovvisti di green pass rafforzato al momento dell'accesso al luogo di lavoro saranno considerati assenti ingiustificati, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro ma senza diritto alla retribuzione né altro compenso o emolumento. Per i giorni di assenza ingiustificata i lavoratori non verranno retribuiti. “Inoltre, - recita la norma - tutte le imprese, indipendentemente dal numero dei lavoratori occupati, fino al 15 giugno 2022, dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata, potranno sospendere il lavoratore per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque per un periodo non superiore a dieci giorni lavorativi, rinnovabili fino al predetto termine”. Anche i datori di lavoro che non controllano rischiano sanzioni: da 400 a 1.000 euro, raddoppiati in caso di recidiva. 

 


Intanto, in Umbria sono ancora 79.305 in totale le persone che non hanno aderito alla campagna vaccinale. Ovvero il 9,5% del totale della popolazione vaccinabile.  Il numero assoluto più alto di non aderenti, tolti i bambini, si registra tra i 40-49enni: sono ancora 10.366 i non vaccinati (e mai contagiati), ovvero l’8,7% del totale di quella fascia di età. Ci sono poi i 50-59enni con 9.659 non vaccinati (7%), sono 9.157 i 30-39enni (10.1%), sono 7.693 i 60-69enni (6,6%). I 20-29enni sono 6.330 (8%), i 12-19enni sono 5.721 (10.1%). Poi ci sono 4.685 70-79enni (4,8%), 2.915 80-89eeni (4,3%) e 1.524 over 90(7,7%).