
Terni, condannato dal gip per violenza sessuale, stalking e lesioni sulla ex compagna

Il Tribunale di Terni ha condannato un 26enne ternano a tre anni e quattro mesi di reclusione con le modalità del rito abbreviato, oltre ad una provvisionale di 10 mila euro con il risarcimento che sarà definitivamente stabilito in sede civile. La pena è stata inflitta mercoledì 2 febbraio dal gip Simona Tordelli. L’imputato era accusato di violenza sessuale, atti persecutori, lesioni personali e furto nei confronti dell'ex compagna, coetanea. In aula l'accusa aveva chiesto una condanna a quattro anni di reclusione. Secondo gli inquirenti della squadra mobile e della volante, il giovane, fra il dicembre del 2019 e il giugno del 2021, quando era stato raggiunto dalla misura del divieto di avvicinamento alla vittima, avrebbe messo in atto tutta una serie di condotte, in diversi casi brutali e originate dalla gelosia, tali da determinare nella compagna, con cui conviveva, uno stato di profonda prostrazione.
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Per l'accusa, il 26enne - a volte sotto l'effetto dell'alcol - l'avrebbe insultata e minacciata a più riprese, in un caso anche brandendo un coltello, controllando tutti i suoi spostamenti e tenendo costantemente sotto controllo il suo cellulare, comprese fotografie e post pubblicati sui social. In merito ai fatti più gravi, al giovane sono stati contestati anche due episodi di violenza sessuale, quando avrebbe costretto la compagna ad avere rapporti nonostante il suo netto rifiuto. Alla fine la ragazza aveva deciso di mettere fine alla relazione e alla convivenza. L'ex però le aveva chiesto un chiarimento definitivo. Lei aveva accettato, ma quando era salita a bordo della sua auto, il 26enne - secondo dell'accusa - si era diretto verso una strada isolata, dicendole: "Hai fatto la mossa sbagliata".
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Da lì in poi la giovane era stata percossa a più riprese e costretta a lanciarsi dall'auto in corsa pur di sfuggire alla violenza. Lui però l'aveva raggiunta e picchiata con calci, pugni, afferrandola per il collo. Le lesioni subite e poi refertate dai medici del Santa Maria erano state giudicate guaribili con una prognosi di 30 giorni. Legale di parte civile l'avvocato Federica Bigi mentre il 26enne ternano, assolto dall'accusa di maltrattamenti per i fatti avvenuti fra il 2019 e il 2020, era difeso dall'avvocato Enrico De Luca.
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