
Aperti ma chiusi, disdette a raffica nei teatri: annullato anche lo spettacolo a Trevi con le sorelle Michelini

Le date di spettacoli teatrali, concerti, balletti saltano una dietro l’altra. I biglietti non si vendono, le compagnie sono costrette a fermarsi per contagi e quarantene, le produzioni annullano le tournée nazionali e internazionali. E il mondo dello spettacolo dal vivo soffre. “Paradossalmente sarebbe stato meglio essere chiusi o con capienza ridotta” commenta Paolo Cardinali, direttore artistico del teatro Lyrick di Assisi. “In situazioni pre Covid nei venti giorni di festività natalizie noi vedevamo fra i 4-5 mila biglietti; quest’anno nulla”. Il telefono del teatro suona per avere informazioni e alla fine le sale restano vuote.
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“Con altri colleghi - prosegue Cardinali - stiamo riflettendo sull’eventualità di programmare stagioni teatrali in estate perché continuando così la tradizionale organizzazione rischia di naufragare anno dopo anno”. Anche Beatrice Ripoli, direttore dello Stabile di innovazione Fontemaggiore, è d’accordo: sarebbe stato meglio essere chiusi in questo periodo di elevati contagi. “Dovevamo iniziare proprio questa settimana la stagione al teatro di Trevi ma la prima data con le sorelle Michelini è stata annullata: una di loro ha il Covid - racconta Ripoli -. Le ragioni per le quali saltano gli spettacoli sono molteplici tutte però legate alla pandemia e agli effetti del contagio”. Per la compagnia Fontemaggiore è diventato impossibile anche programmare le tournée nei teatri italiani: “Le nostre produzioni per ragazzi sono molto legate all’attività scolastica e gli istituti hanno depennato tutti gli appuntamenti perciò non riusciamo a programmare date”. “E addirittura - aggiunge - in alcuni comuni i sindaci fanno ordinanze di chiusura dei teatri proprio a causa del contagio, dei colleghi di Avezzano ci hanno appena comunicato che il loro sindaco ha chiuso tutto”.
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Imperativo continuare. E’ invece quanto sostiene Gianluca Prinz Liberali, direttore artistico della stagione Tourné e del festival Suoni controvento: “Andare in scena è importante. Comunque. Per non perdere pubblico, professionalità e know how”. Buono il riscontro di pubblico per le date in calendario di Massimo Ranieri venerdì al teatro Lyrick e di Roberto Mercadini a Perugia e a Gualdo Tadino. “Siamo fiduciosi - prosegue Liberali -. E’ vero sotto Natale abbiamo avuto un rallentamento nelle pre vendite ma lo avevamo in parte previsto. E quando abbiamo organizzato la stagione abbiamo deciso di concentrare le date da marzo in poi, proprio perché ci aspettavamo questo andamento. Ora speriamo che i contagi inizino a calare”.
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